La pavimentazione pregiata in centro è già da rattoppare

Non è passato nemmeno un anno dalla chiusura formale del grande cantiere che ha caratterizzato parte della storia recente centro cittadino che gli addetti ai lavori hanno già dovuto tornare a metterci mano. Nei giorni scorsi su via Magatti - in uno dei tratti in cui è stata posata la pavimentazione pregiata in pietra naturale - è comparsa una grossa «toppa» in cemento. Non particolarmente estetica, resterà in loco fino a grossomodo la primavera, quando verrà sostituita la pietra naturale. È il segno più evidente delle difficoltà che sta palesando questo materiale nei tratti aperti al traffico veicolare. Anche negli altri «incroci» in cui è stato posato (sia in via Magatti che in via Della Posta) si possono osservare pietre rotte, scheggiate, o non più a livello. Tutto questo, come detto, a relativamente poco tempo dalla posa della nuova pavimentazione. La municipale e capidocastero Spazi urbani KarinValenzano Rossi, da noi raggiunta al proposito, ha affermato che per il momento la situazione viene monitorata. La causa del deterioramento è peraltro nota, ci ha riferito.
«È per via dello sterzo dei bus - ha infatti spiegato la municipale. - In quel punto fanno manovra quasi da fermi e la pressione sulla pavimentazione è più forte». Nel tratto più colpito, quello che porta dalla nuova fontana a piazza Dante, vi è in effetti un forte e pressoché costante passaggio di pedoni che - avendo la precedenza - costringe quasi ogni veicolo in transito a fermarsi e a ripartire. Bus e veicoli pesanti compresi. E questi ultimi, complice una leggera curva (pressione più torsione, quindi), stanno particolarmente lasciando il segno sulla pietra naturale. Anche negli altri «incroci» i segni sembrano più evidenti nelle zone dove si fermano i mezzi pesanti per il carico e scarico di merci. Solo nel punto fotografato, tuttavia, è finora stato necessario ricorrere all’asfalto. Asfalto che, ha detto ValenzanoRossi, farà mostra di sé fino al ritorno di temperature più miti, quando verranno posate nuove pietre naturali che «dovranno essere rinforzate» per reggere lo stress.
La riqualificazione
La pavimentazione pregiata era stata posata nell’ambito dell’intervento di riqualificazione della zona, con l’obiettivo di valorizzare un’area di pregio del centro città e di aumentare l’attrattiva e la qualità di vita del comparto. Permettendo, in particolare, il collegamento fra le aree pedonali del centro città, completando il percorso tra il LAC e il Parco Ciani. Al netto degli inevitabili fastidi dati dal cantiere, durato più anni, l’obiettivo sembra essere stato raggiunto e le aree della città toccate dalla riqualificazione paiono più vivaci e vissute che in precedenza, complici anche alcune iniziative di esercenti e commercianti che hanno saputo ulteriormente valorizzarle.
Il cantiere era inoltre stata una delle opere più tangibili promosse dallaCittà negli ultimi anni, sia per la centralità del luogo interessato, sia per l’importante impegno finanziario. I lavori erano costati oltre 13 milioni di franchi, benché di principio si fosse stimato ne bastassero 8,5. Gran parte, va detto, destinati a migliorare le infrastrutture che passano sotto le strade.
Il precedente di Chiasso
Non è la prima volta nel Sottoceneri che la pavimentazione pregiata si scontra con l’usura causata dal traffico veicolare, e la Città deve sperare che non vada a finire come a Chiasso, dove il problema su corso San Gottardo era stato il medesimo (diversa la pietra naturale, rossa, di provenienza cinese, cosa che aveva innescato un’altra polemica). In quel caso il Comune aveva puntato il dito contro le ditte che avevano ottenuto l’appalto e ne era scaturito un accordo per cui queste ultime hanno rifatto gratuitamente la pavimentazione nei tratti usurati (un lavoro da due milioni), ma senza accollarsi la responsabilità dei difetti d’opera. La ri-riqualificazione era avvenuta nel 2009, con lastre più resistenti. Nel 2015, tuttavia, Chiasso aveva dovuto di nuovo chinarsi sulla questione e prendere atto che nelle zone a traffico veicolare intenso la pavimentazione pregiata si usurava troppo rapidamente. Aveva quindi optato per la posa di un asfalto di colore rosa che dal punto di vista estetico non si discostava molto dal materiale pregiato.
Come detto, Lugano spera non si debba arrivare a tanto. Anche perché sul medio termine la Città intende pedonalizzare completamente via Magatti e via Della Posta, cosa che ovviamente andrà a limitare fortemente, se non a interrompere, i problemi di deterioramento.