Le reazioni

«La popolazione era la sua famiglia»

Il ricordo degli ex colleghi di Governo - «Anche se le visioni erano diverse, il rispetto non mancava mai»
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Sgomento, sorpresa e rispetto. Così potremmo riassumere le sensazioni che gli ‘‘ex-colleghi’’ di Governo di Marco Borradori, a caldo, provano nel ricordarlo. «Sono notizie per cui nessuno è pronto. Marco era un punto di riferimento per moltissimi cittadini. Lui non aveva una famiglia tradizionale con moglie e figli. Ma la sua famiglia era la gente», racconta l’ex consigliere di Stato Paolo Beltraminelli (PPD).

E di una notizia tanto drammatica quanto inattesa parla anche l’attuale presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli (PS): «Siamo rimasti tutti senza parole di fronte a un evento del tutto inaspettato, che mostra ancora una volta tutta la fragilità dell’essere umano. Ciò che ci è dato oggi, un domani potrebbe non esserlo più». E pure il socialista ricorda Borradori come «un punto di riferimento per una parte dei ticinesi e dei luganesi per un lungo periodo, almeno 30 anni: con lui scompare un pezzo della storia politica del nostro cantone».

«È una notizia che tocca tutti: la classe politica, ma anche la gente comune, che vedeva in Marco un amico», dice dal canto suo Luigi Pedrazzini. «Era probabilmente il politico più benvoluto dai ticinesi per la sua affabilità e la sua gentilezza. Le persone riconoscevano in lui un politico non legato a visioni partitiche, capace di mettersi al di sopra delle parti e trovare soluzioni».

Insomma, il cordoglio per la perdita è unanime, a prescindere dal partito. E su un punto sono tutti d’accordo: a Borradori la cordialità e il rispetto per gli altri non mancava mai. L’ex consigliere di Stato Alex Pedrazzini (PPD) ricorda ad esempio quanto la Lega di allora non fosse sempre stata benevola con lui, «ma con Marco Borradori il rispetto non veniva mai meno, neppure quando tra i nostri partiti c’erano scontri».

E anche Pietro Martinelli (PS), in Governo con Borradori dal 1995 al 1999, ripensando agli anni passati rammenta: «Avevamo idee molto diverse, ma con lui era difficilissimo litigare. Infatti, raramente ci siamo scontrati, fatta eccezione per la vicenda della Thermoselect». Borradori, ricorda ancora l’ex consigliere di Stato socialista, «che allora era alla sua prima legislatura in Governo, non sempre arrivava preparato sui dossier, però si lasciava aiutare e cercava la collaborazione dei colleghi». E ad aver colpito particolarmente Martinelli, il fatto che «lui, che era così pragmatico, è morto inseguendo un sogno: correre la maratona di New York».

Infine, pure Norman Gobbi sui social network ha voluto ringraziare Borradori: «Ieri pomeriggio, questa notte e al risveglio mi sono passate nella mente centinaia di situazioni in cui abbiamo condiviso gioie, preoccupazioni, rare litigate e tante soddisfazioni. Ogni ticinese oggi ha un ricordo personale di te, tanto eri popolare. Ed è un ricordo sicuramente bello. Questi ricordi e il tuo esempio li porto e li portiamo per sempre nei nostri cuori. Grazie Marco, ci mancherai tanto!».

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