Cantone

La proposta di LEA: «Istituire in Ticino un Osservatorio cantonale dell'acqua»

Si tratterebbe di uno «strumento operativo e strategico per pianificare in anticipo, coordinare gli attori coinvolti e garantire acqua sufficiente e di qualità per tutti gli usi: civile, agricolo, industriale, per la navigazione ed ecologico»
©Chiara Zocchetti
Red. Online
11.08.2025 08:12

«Le allerte siccità degli ultimi anni, unite al riscaldamento progressivo delle acque anche in Ticino, dimostrano quanto il cambiamento climatico sia già realtà. Anche se quest’anno le piogge primaverili e in parte estive hanno temporaneamente migliorato la situazione nel nostro Cantone, i dati parlano chiaro: la gestione delle risorse idriche sarà una delle principali sfide ambientali, economiche, energetiche e sociali dei prossimi anni».

Inizia in questo modo un comunicato di LEA (Libertà Energia Ambiente) in cui viene proposta l’istituzione di un Osservatorio cantonale dell’acqua. Uno strumento operativo e strategico per pianificare in anticipo, coordinare gli attori coinvolti e garantire acqua sufficiente e di qualità per tutti gli usi: civile, agricolo, industriale, per la navigazione ed ecologico.

«La nostra proposta è chiara: nessun nuovo costo di personale. L’Osservatorio dovrebbe essere istituito valorizzando le competenze già presenti all’interno del Dipartimento del territorio e della Divisione ambiente, integrando e mettendo in rete le strutture esistenti come l’Ufficio della protezione e dell’approvvigionamento idrico e i progetti scientifici già attivi, quali quelli legati all’OASI» afferma il presidente LEA Christian Fini.

L’Osservatorio avrebbe il compito di: monitorare costantemente la disponibilità e l’uso dell’acqua; anticipare conflitti d’uso in caso di scarsità (priorità tra agricoltura, consumo civile, produzione elettrica, ambiente); proporre soluzioni strutturali (bacini di raccolta, riutilizzo acque, digitalizzazione reti); promuovere la sensibilizzazione della popolazione e il coinvolgimento dei Comuni.

LEA chiede al Consiglio di Stato di includere il tema nella prossima pianificazione cantonale e si dice pronta a collaborare con tutti gli attori pubblici cantonali e internazionali per garantire una gestione condivisa e sostenibile delle risorse idriche. L’acqua sarà l’oro blu del futuro: una risorsa che oggi diamo per scontata e spesso sottovalutiamo, ma che i cambiamenti climatici potrebbero rendere sempre più scarsa e preziosa, anche alle nostre latitudini.