La questione moretto in Ticino è un fraintendimento?

Continua a tenere banco in Ticino la discussione sulla decisione di Migros (e poi di Manor) di ritirare i dolci moretti dai propri scaffali. Vi sono però alcune spie che la faccenda non riguardi tanto il Ticino e la lingua italiana, quanto la Svizzera interna e la lingua tedesca. Alle nostre latitudini, in altre parole, ci si starebbe accapigliando su un problema che non ci tocca particolarmente, perché il nocciolo della questione non è il termine «moretto», bensì quello tedesco «Mohrenköpfe». Innanzitutto va precisato che la Migros in Ticino (e anche nel resto della Svizzera) vende ancora i moretti. Non vende più solo i moretti della ditta argoviese Dubler (presenti in solo due filiali, nessuna delle quali in Ticino), perché essa in tedesco li chiama, appunto, «Mohrenköpfe», cioé teste di moro. Che il problema non sia «moretti» lo si evince anche dal fatto che i dolci della linea M-Budget (chiamati proprio «Moretti» in italiano) sono ancora acquistabili. Questo perché in tedesco il loro nome è «Schaumküsse» e non «Mohrenköpfe». Per motivi storici e culturali in tedesco il termine «moro» («Mohr») è connotato più negativamente che in italiano. Conseguenza ne è che la decisione di Migros appare abbastanza strana e incomprensibile alle nostre latitudini, e difatti è stata ampiamente criticata e accettata da pochi. Ma Migros contro il termine «moretto» non ha nulla. Il suo obiettivo era «Mohrenköpfe». Si evince dunque che il dibattito in Ticino si è instradato su binari sbagliati e che si sta parlando essenzialmente di un non problema: praticamente nessuno pensa che il termine «moretto» sia offensivo. La stessa Migros Ticino ha fatto su Facebook una puntualizzazione simile.