Svizzera

«La ripartizione dei richiedenti l'asilo tra i Cantoni funziona»

Il Consiglio federale non ritiene necessario sollecitare una rappresentazione dettagliata dei criteri di ripartizione nell’algoritmo e una parametrizzazione ancora più trasparente – Accolte due raccomandazioni sulla verifica dei criteri esistenti e del vigente diritto di annualità per la ripartizione
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Red. Online
23.05.2025 15:31

Nella seduta del 21 maggio, il Consiglio federale ha adottato il suo parere sul rapporto, pubblicato a fine febbraio 2025, della Commissione della gestione del Consiglio degli Stati (CdG-S) concernente la ripartizione dei richiedenti l’asilo tra i Cantoni. Accoglie totalmente o parzialmente due raccomandazioni.

In linea di principio il Consiglio federale condivide la valutazione positiva della CdG-S sulla ripartizione dei richiedenti l’asilo tra i Cantoni, applicata dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM). Accoglie la raccomandazione sulla verifica dei criteri esistenti e del vigente diritto di annualità per la ripartizione, sottolineando tuttavia, che eventuali misure corrispondenti possono essere adottate solamente in stretta collaborazione con i Cantoni.

Garantire parità di trattamento a tutti i richiedenti l’asilo

Il Consiglio federale non vede alcuna necessità di intervenire sull’attuazione delle direttive della SEM da parte dei centri federali d’asilo (CFA) né sulla garanzia della qualità dei dati nel processo di ripartizione. I CFA applicano correttamente le direttive, per cui la parità di trattamento dei richiedenti l’asilo è sempre garantita. Inoltre, i dati rilevati nel sistema sono di alta qualità, pertanto, secondo il Consiglio federale le raccomandazioni corrispondenti sono già soddisfatte.

Il Consiglio federale non ritiene neppure necessario sollecitare una rappresentazione dettagliata dei criteri di ripartizione nell’algoritmo e una parametrizzazione ancora più trasparente. La SEM comunica ai Cantoni questi criteri in modo chiaro e regolare.

Neppure la raccomandazione concernente la reazione ai blocchi delle attribuzioni e ai blocchi delle partenze troppo lunghi è ritenuta necessaria. Al riguardo la SEM comunica con i Cantoni in modo trasparente e regolare e le richieste sono discusse nei rispettivi organismi. Il Consiglio federale non ritiene pertanto necessario intervenire a tale livello.

Infine, l’Esecutivo prende atto della raccomandazione sul rinnovo degli strumenti informatici aggiungendo che misure pertinenti sono già state pianificate.

Per il rapporto del 21 febbraio 2025, la CdG-S si è basata su una valutazione del Controllo parlamentare dell’amministrazione. Il punto centrale era chiarire quanti richiedenti l’asilo deve accogliere ogni singolo Cantone. Sostanzialmente la CdG-S ritiene che la SEM si occupi in modo adeguato dell’esecuzione nell’ambito della ripartizione dei richiedenti l’asilo tra i Cantoni. In alcuni punti, tuttavia, ha riscontrato margine di miglioramento e ha formulato all’attenzione del Consiglio federale una serie di raccomandazioni pertinenti.