Mendrisio

La risposta di Cerutti: «Sono sereno, non lascio il dicastero»

Dopo le richieste (anche interne al partito) di lasciare il dicastero delle Aziende Industriali della Città, il municipale Massimo Cerutti contrattacca: «Nulla contro il PLR cantonale, invece l’ufficio presidenziale di Mendrisio mi ha fatto uno sgarbo»

Che ci fosse elettricità nell’aria, mercoledì sera durante la seduta di Consiglio comunale, è chiaro a tutti. Sotto «attacco», da più fronti, la gestione delle Aziende Industriali di Mendrisio (AIM): un preventivo a cifre rosse (tre quarti di milione) e il mancato acquisto (pianificato) delle reti AIL in alcuni quartieri hanno alimentato le discussioni. A questo si aggiungono anche le scuse per – citiamo – «non essere stati totalmente trasparenti in Commissione della Gestione». Al centro del «fuoco» il capodicastero liberale radicale Massimo Cerutti, incalzato pure dai suoi stessi colleghi di partito. Durante la seduta assembleare, dai banchi del Legislativo è anche giunta la richiesta di togliergli la responsabilità del dicastero. Una questione che il Municipio affronterà martedì prossimo. Massimo Cerutti, però, non ci sta. E, da noi interpellato, ha deciso di togliersi qualche sassolino – anche interno al partito – dalle scarpe. Municipale che si dice «ipersereno», consapevole che il suo dicastero funzioni e lavori correttamente. Lo dimostrano «i dati e i dettagli forniti in seduta mercoledì. Poi le AIM possono aver fatto qualche sbaglio, è umano, ma io so come vanno le cose e che c’è una strategia, presentata tra l’altro pochi giorni fa alla commissione municipale energia e ambiente». L’eventualità di lasciare la conduzione del dicastero per Cerutti quindi non si pone: «Non valuto l’idea di cambiare nulla» sottolinea prima di aggiungere che dal suo punto di vista quello che si è visto mercoledì in aula del Consiglio comunale «non è stato un attacco tanto al dicastero, ma a Massimo Cerutti». Un attacco portato avanti anche dai suoi compagni di partito: «Io non ho nulla contro il PLR a livello cantonale, anzi ammiro tutti. Ma non posso dire lo stesso per l’ufficio presidenziale di Mendrisio che mi ha fatto uno sgarbo non volendomi, all’unanimità, in lista per le cantonali di aprile».

«Serve serenità»

Il sindaco (e collega di partito) Samuele Cavadini, dal canto suo, getta acqua sul fuoco. E specifica innanzitutto che la volontà è quella di «mantenere un clima di serenità perché le AIM hanno progetti importanti da mandare avanti. La priorità – spiega – è ragionare sull’aggiornamento del preventivo così come richiesto dal Consiglio comunale». Sul togliere il dicastero a Cerutti, il sindaco preferisce non sbilanciarsi: «Faremo una discussione generale in Municipio».

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