La riunione extra muros tra soldi, Soldini e visione futura

Il poligono della Rovagina si è trasformato – come da tradizione ormai consolidata – nella stanza dei bottoni del Municipio di Chiasso. Lì, ieri, si è infatti tenuta per l’intera giornata la seduta extra muros. Un’occasione per fare il punto della situazione attuale del Comune, ma allo stesso tempo per volgere lo sguardo al futuro. E a Chiasso, si sa, uno degli aspetti più importanti del futuro è l’aggregazione del Basso Mendrisiotto. Ma non solo, come vedremo, perché le novità su aspetti puntuali non mancano. Due su tutte? Il quartiere Soldini e l’autostrada.
Investimenti? Si rallenta
Il Tema – con la «T» maiuscola – affrontato nella seduta è stato quello delle finanze; giocoforza connesse con la volontà, nella cittadina, di portare a termine con successo l’aggregazione. «All’inizio dell’anno avevamo previsto alcune misure di risparmio – ci racconta il sindaco Bruno Arrigoni – e posso affermare che siamo in linea con quanto messo a preventivo». Tradotto in soldoni, si parla di «700.000 franchi annui». Rispetto agli ultimi anni si dovrà anche tirare il metaforico freno nell’ambito degli investimenti: «Abbiamo aggiornato il piano degli investimenti fino al 2028 e per i prossimi anni ci aspettiamo 4-5 milioni di investimenti lordi annui». Si investirà in misura minore – «anche in ottica aggregativa» – ma i progetti interessanti da sviluppare non mancheranno. Sicuramente si avrà un occhio di riguardo per il Faloppia, corso d’acqua che decenni fa è stato, diciamo così, nascosto a favore dello sviluppo urbano. E poi, ci spiega il sindaco, «vi sono l’ampliamento e la ristrutturazione degli Istituti sociali». Ma c’è di più: «Abbiamo riservato una piccola cifra alla possibilità di ridisegnare piazza Colonnello Bernasconi». Quella, per intenderci, dove si affaccia il Palazzo comunale. «Vorremo rivedere la piazza – conferma Arrigoni – e per questo motivo è nostra intenzione allestire uno studio di fattibilità e prevedere un concorso di idee».
I migranti, l’acquirente
A proposito di idee. Nel luglio dello scorso anno il Corriere del Ticino aveva anticipato l’idea del Cantone di alloggiare richiedenti l’asilo (che avevano ottenuto una valutazione positiva alla domanda d’asilo) in oltre una cinquantina di appartamenti individuati in un complesso del quartiere Soldini. Allora si parlava di una trattativa in corso tra il Cantone e un privato. Su nostra precisa domanda Bruno Arrigoni ci risponde che «alcuni giorni fa mi è stato comunicato che un immobiliarista ticinese avrebbe acquistato il comparto in questione». Non è quindi detto che le intenzioni della nuova proprietà possano portare alla fine delle trattative con Bellinzona.
E l’autostrada?
Guardando ancor più al futuro, sul tavolo del Municipio è approdato anche un tema autostradale. Municipio e Ufficio federale delle strade (USTRA) si sono infatti incontrati per comprendere se vi sia la possibilità di mettere mano all’uscita autostradale di Chiasso. «In passato abbiamo fatto presente che l’uscita di Chiasso presentava alcune problematiche» commenta il sindaco facendo riferimento, ad esempio, all’impianto semaforico. Ora, come detto, si stanno valutando delle alternative. Musica, ovviamente del futuro, ma tra le ipotesi – «è solo un’ipotesi» ribadisce Arrigoni – potrebbe esserci quella di «spostare l’uscita e prevederla più a ridosso della dogana di Chiasso-Brogeda».
In continuo movimento
Al netto di tutto Chiasso non vuole fermarsi. Lo attesta anche l’incontro, avvenuto anch’esso nella giornata di ieri alla Rovagina, con i pianificatori Mario Galfetti nonché Fabio e Francesca Pedrina. È stato fatto il punto su quello che il sindaco ha definito «un lavoro di visione iniziato nel lontano 2014». E che continua: «È un lavoro che tocca moltissimi ambiti: abbiamo affrontato problematiche legate al traffico e ai parcheggi». E c’è anche la Chiasso di domani, come ad esempio «l’albergo che potrebbe essere realizzato al Boffalorino». In sostanza gli uomini e le donne al lavoro «stanno allestendo delle direttive concrete per il futuro». Alcuni punti nevralgici già si conoscono: «Il Faloppia, il comparto ferroviario, viale Manzoni con la Scuola di moda da un lato e le numerose opportunità che si presentano dall’altro».