La Sassellina non riesce a salire

LUGANO - La Sassellina non accelera. L’anno scorso la funicolare che collega il centro di Lugano alla stazione ha trasportato 2 milioni e 79 mila passeggeri (non passeggeri unici ovviamente: è un dato cumulato) contro i 2 milioni 100 mila del 2017. Il confronto che spicca maggiormente, però, è un altro: quello con i 2,4 milioni di biglietti staccati nel 2013, l’ultimo anno completo della vecchia funicolare prima di essere smantellata e fare spazio al nuovo impianto. Motivando la flessione statistica che c’è stata dopo la riattivazione, il municipale di Lugano Angelo Jelmini, a suo tempo, aveva sottolineato due aspetti: «Uno è stato l’utilizzo maggiore di altre linee di bus, ad esempio la 3 che scende da Breganzona, e l’altro una crescita importante dei passaggi lungo il percorso pedonale fra il centro e la stazione. Chi ha iniziato a scendere a piedi, poi, ha mantenuto l’abitudine anche dopo l’attivazione della Sassellina», grazie anche al fatto che il tragitto è diventato più bello e pratico. Il dato sulla Sassellina è stato reso noto mercoledì dopo la ventesima assemblea generale della Trasporti Pubblici Luganesi SA. Per quanto riguarda il trasporto su gomma, anche il numero di utenti dei bus ha registrato un leggero calo attestandosi a quota 11,1 milioni (-0,74% rispetto al 2017). In assemblea, Jelmini ha ricordato che l’azienda sta affrontando varie questioni legate al potenziamento del servizio previsto per il 2021, che prevede tra le varie cose l’incremento delle corse e l’organizzazione delle coincidenze su tutto il territorio. A livello finanziario la basi sono solide: la TPL ha portato a casa un utile d’esercizio di 152 mila franchi dopo ammortamenti per 5,2 milioni di franchi.