Il servizio

La satira di Striscia colpisce ancora, e Borradori si nega

L’inviata Rajae Bezzaz torna in Ticino: nel mirino questa volta lo scalo di Agno - I vertici dell’aeroporto non rilasciano dichiarazioni - La reporter ironizza: «Tutti a Malpensa, grazie Svizzera!»
Red. Online
24.10.2019 10:27

Pare proprio che l’inviata di Striscia la Notizia Rajae Bezzaz si sia presa una cotta per Lugano. O meglio, per i problemi con cui la Città sul Ceresio deve confrontarsi in questo periodo. Dopo il servizio sui ticinesi che si trasferiscono in Italia per sfuggire al «carovita», questa volta ad esser preso di mira sulle reti Mediaset è stato l’aeroporto di Agno. Inevitabile il paragone con le «cattedrali nel deserto», pagate dai cittadini e rimaste inutilizzate, disseminate per la Penisola e la «never-ending story» di Alitalia. «Consoliamoci - ironizza l’inviata del TG satirico – noi in Europa facciamo tendenza: anche qui a Lugano hanno deciso di copiarci. Qui in Svizzera hanno uno scalo costruito con soldi pubblici dove di voli di linea non ce n’è più neanche uno». La storia la conosciamo bene, a volare su Agno sono rimasti solo i voli privati e... «qualche zanzara». Interpellata dalla Bezzaz, la deputata dell’MPS Simona Arigoni Zürcher, che fa parte del comitato referendario, denuncia: «È un pozzo senza fondo da tantissimi anni: la Città di Lugano dovrà continuare ad iniettare soldi pubblici per far girare semplicemente voli privati. È inaccettabile». Più cauti i dipendenti dello scalo che, evidentemente turbati dalla situazione, hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. Come pure il direttore dello scalo Maurizio Merlo e il presidente del CdA di LASA Marco Borradori che «contattati più volte» si sono «rifiutati di parlare con Striscia la Notizia». E non manca la beffa finale, tipica di un TG satirico come Striscia: «Gli oltre 10 mila passeggeri rimasti a terra sono costretti a prendere i voli da noi, a Malpensa: grazie Svizzera!». Il video completo