Arzo

La seconda vita dell’ex Coop: arte, artigianato e comunità

Riqualificazione in arrivo per l’edificio nel nucleo che ospitava anche il negozio – Si concretizzerà grazie a una collaborazione tra il Municipio (proprietario) e un’associazione – Vi troverà posto anche la mensa scolastica
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
30.11.2022 06:00

Circa 30 anni da quando ha chiuso le porte per l’ultima volta. E 3 obiettivi raggiunti con la stessa iniziativa. Il protagonista del progetto che vi stiamo per raccontare sembra essere il numero 3.

Mentre ci spiega come è nato questo disegno Gardi Hutter è entusiasta. Lei abita a pochi passi dall’edificio che avrà presto una nuova vita e più volte negli ultimi 30 anni, da quando quindi l’ex Coop di Arzo ha chiuso definitivamente i battenti, ha pensato insieme ai vicini del nucleo a come quell’immobile nel centro storico del quartiere mendrisiense avrebbe potuto essere sfruttato e diventare un punto di riferimento. E ha formato con vicini e vicine l’associazione ArzoC’entro, per organizzare incontri in piazza e sviluppare progetti. Ma la mancanza di soldi bloccava sempre quasi tutto. Poi c’è stato un colpo di fortuna, «un colpo di fulmine» come lo chiama Hutter, la quale ha trovato un mecenate che ha una relazione di lunga data con la Montagna che ha offerto una somma importante per coprire l’investimento. Una somma che ha permesso di dare concretezza ai sogni.

Associazione dedicata

Dopo un notevole lavoro di concezione e preparazione, l’associazione Atelier AAA (che sta per Arte e Artigianato, Associazioni, Arzo), creata apposta, si è quindi presentata al Municipio di Mendrisio (che è proprietario del fondo su cui sorge l’ex Coop) con un progetto che mira a trasformare lo stabile in un luogo che metta a disposizione «un salone da usare per scopi diversi (come sala per incontri, eventi, feste, mostre, come sala prove per le compagnie di teatro e altro) – spiega Hutter – una seconda sala che ospiterà la mensa di cui le scuole di Arzo sono sprovviste e nei piani superiori dei locali da affittare a artisti e artigiani, ma anche una zona dedicata alle riparazioni e al riuso».

Come anticipato, 3 obiettivi in un colpo: «Si realizzerebbero 3 belle cose insieme: risolvere il problema di un immobile in decadimento, creare la mensa che ora manca e dare ad Arzo un luogo al coperto per la vita comunitaria, uno spazio di cui oggi il paese è privo». L’immobile offre svariate possibilità. La proprietà dispone anche di una corte interna che potrebbe essere sfruttata in ottica comunitaria.

Il progetto è «un esempio vincente di collaborazione tra pubblico e privato», commenta da parte sua il sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini. «Il Municipio è convinto dell’operazione e ne vede il potenziale». Gli accordi – questa parte dovrà essere avallata dal Consiglio comunale – sono di concedere un diritto di superficie all’associazione, che potrà quindi poi ristrutturare e riqualificare gli spazi. «L’edificio era su una lista di stabili di cui il Comune stava valutando la vendita – continua il sindaco –, però un vincolo di utilizzo pubblico e le prime voci di un possibile progetto in arrivo ci hanno fatto aspettare. Quando l’associazione è venuta da noi con questo disegno abbiamo subito capito che era in linea con gli obiettivi della Città e avrebbe giovato alla vita aggregativa della Montagna, ma anche al mondo artistico, culturale e artigianale in generale. Inoltre, ci ha permesso di trovare una soluzione per la mensa». Un’occasione da non perdere quindi, a maggior ragione se si pensa che «a budget Mendrisio non aveva un importo per ristrutturare in modo definitivo quegli spazi».

Il progetto a breve sarà presentato alla popolazione nell’ambito di una serata pubblica.

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