Lavori

La stazione di Lugano cambierà ancora

A cinque anni dal restyling al via nuovi cantieri infrastrutturali: si inizierà con la realizzazione del nuovo sottopassaggio di Besso – A gennaio 2022 chiuderanno gli accessi al parcheggio ex Pestalozzi, che diventerà un parchetto temporaneo
Un primo rendering del futuro sottopassaggio. ©FFS
Federico Storni
25.08.2021 20:53

Si comincia a fare sul serio con i lavori che rivoluzioneranno la viabilità nell’area della stazione FFS di Lugano. Dopo alcuni cantieri preparatori ma già d’impatto - si prenda ad esempio la chiusura del passaggio a livello su via Maraini e il risanamento di via Basilea - nelle scorse settimane è iniziato quello per costruire il nuovo sottopasso pedonale di Besso, che sorgerà qualche metro più in là rispetto a quello attuale, che verrà chiuso. Un’opera fondamentale che, nel «tetris» della stazione, ne sbloccherà altre: nei prossimi anni cambierà completamente il volto di Besso. Già, perché l’area della stazione diventerà sempre più il cuore pulsante della mobilità luganese e sottocenerina. Si dovrà poi per esempio collegare la stazione FFS al sistema tram-treno (che passerà in galleria proprio sotto la stazione e che avrà una fermata sotterranea) e poi realizzare il noto intermodale del trasporto su gomma. Un cambiamento che spingerà - si presume - anche i privati a investire nell’area e che segue il restyling della stazione completato nel 2016. L’investimento per il sottopasso ammonta a circa 56 milioni di franchi ed è finanziato dalla Confederazione (nell’ambito del PAL1), dalla Città, dalla Commissione Regionale dei trasporti del Luganese, dal Cantone e dalle FFS. I lavori di si dovrebbero concludere nel 2025.

Prima le modifiche viarie
Il cantiere - spiegano le FFS - comporterà anzitutto una modifica della viabilità sul piazzale di Besso. In particolare sarà modificata la geometria delle due corsie che da via Besso e da via Manzoni permettono di raggiungere, nelle due direzioni, via Sorengo e via Basilea. Queste opere sono previste da settembre 2021 ad aprile 2022. Durante l’esecuzione dei lavori il transito sarà di principio garantito, fatta eccezione per alcune notti in cui il traffico sarà gestito a senso alternato.

Si tratterà di lavori che prepareranno la realizzazione vera e propria del nuovo sottopasso, che le FFS definiscono come «qualcosa di più di un semplice collegamento pedonale» tra il piazzale di Besso e il parco del Bertaccio. Sarà, si legge nella nota, un nuovo spazio pubblico di Lugano. «Nella progettazione si è voluto mantenere un continuo rapporto tra il sottopasso e la città. Questo tramite l’illuminazione che sfrutta, dove possibile, la luce naturale. In corrispondenza dei tre marciapiedi ferroviari, il sottopasso sarà illuminato da lucernari e la scala interna verso via Bertaccio riceverà luce naturale grazie a un’ampia finestra aperta sulla città. Si avrà quindi l’impressione di trovarsi nel cuore di Lugano». Grazie a nuove rampe e a nuovi ascensori, inoltre, il sottopasso sarà privo di barriere architettoniche. In linea di massima saranno anche disponibili degli spazi commerciali, ma al riguardo non vi sono ancora dettagli.

Legislativo ed emendamenti
L’opera comporterà lo stravolgimento del piazzale di Besso, a favore di una nuova conformazione. Spariranno in particolare i giardinetti e il parcheggio ex Pestalozzi. Decisioni che avevano trovato resistenza in Consiglio comunale, tanto che questo modo di procedere era stato approvato solo in seconda istanza e con due emendamenti. Il primo sanciva che fosse garantito un certo numero di parcheggi nell’area. Il secondo riguardava invece il verde pubblico: il Legislativo ha voluto che i giardinetti fossero compensati creando ex-novo nuove aree alberate nelle immediate vicinanze.

Il nodo dei parcheggi...
La richiesta che in zona stazione vi siano in futuro 400 parcheggi è ora al vaglio del Consiglio di Stato nel quadro dell’approvazione della variante di Piano Regolatore «StazLu2». Già in passato il Governo aveva ritenuto eccessiva la richiesta: «Se verrà approvata sarà a posto così - riassume il direttore del Dicastero sviluppo territoriale di Lugano Marco Hubeli, - altrimenti commissioneremo al Politecnico di Zurigo lo studio di fattibilità indipendente che ha richiesto il Consiglio comunale». Nel frattempo però, il parcheggio ex Pestalozzi sarà già chiuso a gennaio 2022 (ma saranno creati dei nuovi stalli nella parte nord del piazzale della stazione) perché verrà trasformato in un’area verde. Il che ci porta alla seconda richiesta del Legislativo.

...e quello dei parchetti
I giardinetti di Besso spariranno a brevissimo (i lavori preparatori in questo senso inizieranno già domani), ma altrettanto rapidamente verranno compensati. Almeno in maniera provvisoria. Il parcheggio ex Pestalozzi diverrà infatti un parchetto (l’asfalto verrà tolto: al suo posto, citiamo, una «vegetazione ruderale»), e lo stesso accadrà a un’area su via Lucerna. Questo, già nei primi mesi del 2022. All’ex Pestalozzi troverà anche posto un chioschetto e vi sarà la possibilità di sostare all’ombra. Il parchetto avrà una vita di pochi anni, poi bisognerà trovare una soluzione definitiva.

Salvati diversi alberi
Un altro punto controverso nella realizzazione del nuovo sottopasso riguardava le alberature. Ma ci sono buone notizie: gran parte degli alberi sarà salvata. Su 14 alberi censiti, 3 resteranno in loco e non saranno toccati, mentre 9 sono stati o saranno spostati. In particolare tre magnolie e un ginkgo – che hanno dai 30 ai 50 anni – potranno essere trapiantati nel vicino parco in via Lucerna. Dai giardinetti di Besso saranno recuperate anche le azalee (una ventina) che il Verde pubblico di Lugano ricollocherà in altre aree della città. I due faggi rimarranno almeno fino a marzo, ma è difficile che resistano a uno spostamento.

Dopo toccherà al collegamento sotterraneo tram-treno

C’è un motivo se la realizzazione del nuovo sottopasso pedonale di Besso è la prima delle grandi opere previste in stazione ad andare in cantiere. Ed è una questione di incastri. Fra i motivi per cui si è deciso di spostare il sottopasso ve n’è uno certo non indifferente: al posto del collegamento attuale è previsto un grande buco profondo sessanta metri, che servirà per inserire gli ascensori e le tre scale mobili necessarie a collegare la stazione alla futura fermata sotterranea del tram-treno. Idealmente, ci avevano spiegato a inizio 2020 dall’Area aera operativa del Sottoceneri del Dipartimento del territorio, si sarebbero iniziati i lavori al sottopasso, poi si sarebbe fatto l’importante scavo per inserire le scale mobili, e infine si sarebbe terminato il sottopasso. Questo, per una questione di accessi limitati all’area di lavoro. Non è al momento chiaro se, con i ritardi accumulati dal progetto tram-treno, questa opzione sia ancora valida oppure se il grosso scavo dovrà attendere.

Un tunnel per i bus
Dal completamento di collegamento e sottopasso dipendono anche le opere successive: il prolungamento di via Basilea, la creazione di una nuova piazza a Besso e, a fianco nell’area ex Pestalozzi, quella di un nuovo nodo intermodale per il trasporto su gomma (con sotto un autosilo da 140 posti). Nodo intermodale a cui si accederà dal sottopasso viario Genzana (si imboccherà da via San Gottardo dove oggi si svolta per entrare nel piazzale della stazione). Un’opera, quest’ultima, che si vorrebbe terminata entro il 2024 affinché sopra possa partire il cantiere del nuovo campus SUPSI. O, al più tardi, entro il 2027, anno in cui scadranno i contributi federali al Programma di agglomerato del Luganese, di cui fanno parte molte delle opere in cantiere. Ne è invece esclusa la prevista galleria sotto il Tassino, che chiuderà l’anello viario ma che oggi è ancora in fase embrionale.