La Terrazza sul Ticino fa già acqua

È stata inaugurata a fine 2016 in pompa magna, è il biglietto da visita di Lugano, con migliaia di persone che la attraversano ogni giorno, risalendo le scale mobili che portano alla veduta mozzafiato sul Monte Brè e sul Ceresio.
Eppure dopo solo nove anni la Terrazza del Ticino - così è stata soprannominata ufficialmente la nuova stazione di Lugano, costo: 23 milioni di franchi investiti da Cantone, Città e FFS - presenta già qualche crepa. Anzi si potrebbe dire che fa acqua, letteralmente.

Negli ultimi mesi sull'enorme tettoia bianca che copre la zona dei negozi e dell'accesso alla Funicolare, vero cuore del progetto, sono comparse delle macchie vistose, che si vedono però soltanto alzando lo sguardo dal panorama circostante (cosa che fa, verosimilmente, solo una minoranza dei viaggiatori in transito per la stazione).
Le macchie, a quanto si può vedere dalle immagini scattate dal Corriere, sono comparse in almeno quattro punti diversi, e sembrano riconducibili a delle infiltrazioni di acqua. Le FFS contattate confermano che «in alcune parti del tetto vi sono effettivamente dei problemi di infiltrazioni».
Il portavoce Patrick Walser spiega che per risolvere il problema l'ex regia federale ha avviato uno studio e programmato un intervento di manutenzione, che «si concluderà nel corso dell'anno prossimo».
Il cantiere si riapre dunque, a distanza di pochi anni, mentre ancora prosegue quello più grande volto a ridisegnare l'intera area circostante a partire dal tunnel di Besso. Un piccolo smacco, che però non inficia il progetto nel complesso. «È importante sottolineare che le sporadiche infiltrazioni non mettono a repentaglio la sicurezza della struttura» tranquillizza Walser.
