Piatto nostrano

La Valle di Muggio si scopre anche a tavola

Fino all’8 dicembre le specialità della tradizione culinaria sono protagoniste in 16 ristoranti della regione grazie alla Rassegna organizzata dalla Pro Valle di Muggio
I formaggini sono una delle specialità della valle. © CDT/ARCHIVIO
Chiara Nacaroglu
13.11.2020 19:04

Panzeta al furnu, turta fregia da furmag faia cul furmagin dala Vall da Mügg e pulénta cun üsei scapaa. Sono solo alcuni dei piatti proposti dai 16 ristoranti che prendono parte alla 22.esima Rassegna del piatto nostrano della Valle di Muggio. Iniziata ieri, la manifestazione che propone i piatti genuini «come si facevano una volta» durerà fino all’8 dicembre. La partecipazione dei ritrovi della valle - da Somazzo a Sagno, passando da Morbio, Castello e Vacallo - è in linea con quella degli anni scorsi e la Pro Valle di Muggio, che organizza la manifestazione, è soddisfatta. «Temevamo che la partecipazione calasse a causa del difficile momento che stiamo vivendo, - spiega Erica Ostinelli, vicepresidente dell’associazione - ma così non è stato». Dopo l’annullamento della Sagra della castagna, che quest’anno avrebbe dovuto tenersi a Morbio Superiore, e l’annullamento della Fiera di San Martino, la Rassegna è un segnale positivo per la valle ma non solo. «Andare al ristorante è uno dei pochi momenti di svago rimasti, - continua - il nostro auspicio è che i piatti nostrani proposti possano attirare persone anche da fuori il Mendrisiotto».

Per partecipare alla rassegna un ristorante deve rispettare alcune regole :«C’è un elenco di menù tra cui scegliere, - spiega Ostinelli - piatti di cucina semplice che possono essere sì rivisitati, ma solo fino a un certo punto: il piatto nostrano è il piatto nostrano». La Rassegna propone infatti menù che si mangiavano un tempo in valle e lo fa a un prezzo popolare (antipasto, piatto forte e dolce a non più di 42 franchi): «Per rimanere davvero fedeli alla tradizione». Tra gli esercenti c’è un misto di entusiasmo e preoccupazione, in particolare a causa del numero ridotto di posti disponibili. «Mi auguro di lavorare abbastanza, - dice Anna Biffi, gerente dell’osteria Ul furmighin a Sagno - il problema legato allo spazio è reale. Spero che i clienti abituali continuino a venire». Luca Bianchi, gerente dell’osteria Del Giardino a Morbio Inferiore, sottolinea che rispetto al mese di ottobre «la situazione è più calma, la gente ha un po’ paura a uscire di casa». Dal canto suo, il gerente dell’osteria La Montanara a Monte Christoph Oberli, sottolinea l’importanza del piatto nostrano: «La gente è curiosa di assaggiare pietanze speciali. Spero che la Rassegna sia il motore che spinga i clienti a recarsi al ristorante in un momento dell’anno che tradizionalmente è un po’ spento».

Alla Rassegna è associato un concorso: in ogni ristorante si può compilare e imbucare una cartolina e, al termine della manifestazione, nei sedici ritrovi verrà estratto a sorte il vincitore di un cesto di prodotti tipici della valle. Fra tutte le cartoline imbucate, infine, avverrà un’estrazione per decretare il vincitore di buono viaggio del valore di 700 franchi. La lista dei ristoranti che partecipano alla Rassegna e i menù completi al sito: www.provalledimuggio.ch.