Ascona

La variante per la Terreni alla Maggia finisce sul tavolo del Governo

MPS, POP e indipendenti puntano il dito sul passaggio di un vasto terreno da zona agricola a zona con contenuti alberghieri
Sia l’albergo Castello del Sole sia la contigua azienda Terreni alla Maggia si trovano sul delta del fiume. ©CdT/Archivio
Red. Locarno
10.01.2021 17:52

Pur essendo stata al centro di decise reazioni (soprattutto da parte dei Verdi ticinesi e dell’Unione contadini), la variante pianificatoria era stata approvata all’unanimità, lo scorso dicembre, dal Consiglio comunale di Ascona.

Solo contenuti alberghieri

La misura sanciva il passaggio da zona agricola a zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri di un’area di circa 70 mila metri quadrati appartenenti all’azienda Terreni alla Maggia, situata sul delta del fiume, a cavallo dei territori del borgo e di Locarno. Un passaggio, fra l’altro, sottoscritto anche dal Dipartimento del territorio. Ora il tema torna d’attualità attraverso un’interpellanza al Governo cantonale firmata dai deputati di MPS, POP e indipendenti Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori. Nell’atto si ricorda dapprima la vicenda del limo che la Silo & Beton Melezza SA aveva scaricato sui terreni dell’azienda agricola asconese (peraltro non coinvolta negli strascichi giuridici e che ha sempre smentito le accuse di possibili inquinamenti), per poi passare alla recente approvazione della variante di Piano regolatore. Negli interrogativi si chiama in causa il Dipartimento del territorio, chiedendo come si spieghi il sostegno all’azzonamento «alla luce del divieto alla creazione di nuove zone edificabili imposto da Berna».

La questione dei compensi

Gli interpellanti puntano poi il dito sulla questione dei compensi: perché ad Ascona non si è chiesta la creazione di una zona agricola pari a quella persa con la variante? E ancora: i compensi della zona agricola devono per forza essere effettuati nello stesso Comune? Contestato anche il calcolo del plusvalore che i proprietari saranno chiamati a versare dopo il passaggio dell’area da una zona all’altra. Infine si chiede se qualcuno dei consiglieri di Stato abbia già pernottato o mangiato presso le strutture dell’albergo Castello del Sole (che appartieme agli stessi proprietari della Terreni alla Maggia).