Sotto la lente

«La vittoria garantirebbe maggiore visibilità al paese»

Acquarossa figura tra gli otto finalisti quale «Villaggio svizzero dell’anno» per la festa patronale – Abbiamo raccolto qualche voce nel Comune bleniese – Il sindaco: «Il nostro è un territorio con grandi potenzialità»
Tradizione e storia. © Keystone/Samuel Golay
Sara Zehnder
28.07.2023 06:00

Le riviste «Schweizer Illustrierte», «l’Illustré» e «La Domenica» stanno cercando il miglior candidato per il titolo di «Villaggio svizzero dell’anno» in tutte e quattro le regioni linguistiche del Paese. La giuria è alla ricerca di un paese con una festa che unisca tradizione, cultura e senso di comunità e che permetta l’integrazione. In questa ottava edizione tra i candidati troviamo, per il Ticino, anche Acquarossa e Gannariente (in Val Bavona). Nelle prossime righe ci concentreremo sul Comune bleniese che è stato selezionato in quanto sede dell’annuale festa patronale che commemora i giovani uomini che il 28 novembre 1812 persero la vita nella battaglia della Beresina. L’evento si svolge su due giorni e oggi vede ancora come protagonisti tamburini e fucilieri, nelle sentitissime sfilate della Milizia napoleonica. La sfilata storica é inserita, tra l’altro, nella Lista delle tradizioni viventi edita dalla Confederazione.

Si può votare fino al 6 agosto

Tutti coloro che abitano in Svizzera possono partecipare al concorso votando fino al 6 agosto il loro villaggio preferito tra i finalisti (https://dorfdesjahres.ch/it). Sarà, infatti, il voto della popolazione ad eleggere il vincitore che verrà comunicato in agosto. L’anno scorso il fortunato villaggio che si è aggiudicato il premio è stato Urnäsch, in Appenzello esterno, che ha battuto, tra gli altri, anche i due candidati ticinesi Sobrio e Loco. Tale riconoscimento non solo è fonte d’orgoglio per la località e per il Cantone, ma sarebbe anche un’occasione per aumentare l’affluenza turistica e farsi conoscere in tutto il Paese. Il titolo, per Acquarossa, arriverebbe proprio al momento giusto.

Un villaggio ricco di storia

Ma come mai proprio l’ente locale della Valle del Sole si meriterebbe la vittoria? Il CdT ha contattato il sindaco Odis Barbara De Leoni che, oltre a ricordare la bellezza del villaggio, ha anche menzionato la storia celata dietro al Comune e soprattutto quella della festa patronale di Leontica. Nel 1812 furono 9.000 i soldati elvetici a partire per affiancare l’esercito di Napoleone nell’invasione della Russia, molti dei quali erano proprio di origine bleniese, ma furono solamente in 400 a tornare. Secondo la leggenda i soldati della valle avrebbero fatto un giuramento: promisero che se fossero sopravvissuti alla carneficina avrebbero istituito una Milizia tradizionale da tramandare negli anni per commemorare i caduti. Così fecero; ogni anno la terza domenica di giugno a Leontica sfila la Milizia in occasione della festa di San Giovanni Battista che ha permesso, appunto, al villaggio di candidarsi tra i finalisti del concorso. La vittoria sarebbe una sorta di «seconda chance» per Acquarossa, ci spiega il sindaco. Tra nuove riaperture, attività e case di vacanza, un eventuale trionfo sarebbe proprio «la ciliegina sulla torta» per rilanciare il turismo. Abbiamo quindi chiesto al nostro interlocutore di dirci cosa rappresenta per lui Acquarossa e la risposta è stata a cuore aperto: «Un territorio con delle potenzialità enormi che bisogna sfruttare appieno». È sulla stessa lunghezza d’onda il presidente onorario della Milizia di Leontica, Denys Gianora, che si dice essere «fierodel rispetto per le tradizioni che si sono mantenute nel tempo e dello spirito di aggregazione delle comunità locali».

Il rilancio turistico

L’opinione di Odis Barbara De Leoni sembra essere condivisa anche dai suoi concittadini. «Una vittoria garantirebbe maggiore visibilità, soprattutto, chiaramente, in ottica turistica», ci spiega un anziano del paese. Acquarossa non solo meriterebbe il titolo, ma «ne avrebbe bisogno per rilanciarsi a tutti gli effetti». Secondo il nostro interlocutore infatti i «servizi offerti, come hotel e ristoranti, non sono molti». Insomma, ottenere il riconoscimento di «Villaggio svizzero dell’anno» sarebbe una «boccata d’aria fresca». Secondo l’anziano interpellato dal Corriere del Ticino non deve essere premiata solo la bellezza del paesaggio ma anche le prospettive e gli investimenti per il futuro. Ci sarebbero tante «promesse e progetti» per il Comune, tra cui citiamo il Sun Village, il progetto di un complesso turistico per il quale si prevede un investimento di circa 60 milioni di franchi. Insomma, un’occasione che darebbe la spinta giusta per crescere ancora di più ad un villaggio che, sicuramente, ha tutte le carte in regola per puntare in alto.

Una battaglia ricca di storia

La battaglia della Beresina fu un combattimento che ebbe luogo presso il fiume Beresina, nell’attuale Bielorussia, nel 1812, durante la campagna di Russia. La battaglia vide scontrarsi l’esercito dell’impero russo e la Grande Armata di Napoleone, affiancata da molti combattenti svizzeri. La battaglia è rimasta impressa nella memoria collettiva elvetica, e soprattutto in quella bleniese. Il conflitto dimostrò che «gli uomini del Ticino potevano essere presi sul serio ed erano perfettamente in grado di combattere», spiegava anni fa lo storico Alain-Jacques Tornare in un’intervista rilasciata a Swissinfo.