Il caso

L'acqua, i venti ricorsi e i due referendum

Roveredo: s'infiamma il dibattito a poco più di un mese dalla votazione comunale sulla tassa turistica e sui contatori a ultrasuoni
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
09.05.2025 10:47

Clima sempre «caldo» a Roveredo dopo la riuscita dei due referendum. Il primo contro l’approvazione della tassa di alloggio per gli ospiti e sulla tassa di promozione turistica ed il secondo contro l’approvazione del progetto di posa dei contatori d’acqua a ultrasuoni e il relativo stanziamento del credito di 786 mila franchi. In entrambi i casi il gruppo promotore ha raccolto oltre 200 firme. In vista della votazione comunale di domenica 15 giugno il Municipio intende organizzare una serata informativa. «Dopo aver ricevuto le condizioni poste per questo evento, vi comunichiamo che non vi parteciperemo sotto alcuna forma», si legge nella lettera aperta trasmessa oggi dai referendisti all’Esecutivo bassomesolcinese.

Le motivazioni

«Siamo dell’opinione che l’eventualità di un dibattito andava semmai preliminarmente discussa e concordata assieme. Ricevere a sorpresa, e in via del tutto unilaterale, un invito preconfezionato al dibattito non è stato un gesto di grande considerazione. Questa irriguardosa attitudine nei nostri confronti ricalca il fatto che, a tuttora, il Municipio non ha nemmeno ufficializzato il risultato dei referendum. Un gesto che non è stato apprezzato dalla popolazione», rilevano i cittadini che hanno lanciato la doppia raccolta firme. I quali affermano di non comprendere «tutto questo attivismo e allarmismo per due temi che non dovrebbero essere in cima alle priorità del Comune. Le priorità sono ben altre, come per esempio la ricucitura del centro paese, il rifacimento della strada per Laura e quello della strada di San Giulio. Opere, queste ultime, che faranno la fine della strada di Carasole, se non peggio».

I referendisti ricordano infine che ha poco senso «discutere di tasse per il consumo d’acqua quando nemmeno si sa se la nuova legge è applicabile» dato che sono «addirittura pendenti oltre 20 ricorsi al Tribunale d’appello contro le tassazioni 2023 e 2024».