Ticino

L’acqua più buona del Ticino scorre a Cademario

Nel concorso AFT l’oro blu del Malcantone conquista il primo posto, superando Collina d’Oro e Faido. Edizione arricchita da giovani degustatori e nuovi premi
Mattia Sacchi
09.09.2025 21:15

La terza edizione del «Concorso AFT | Acque della Svizzera Italiana 2025», organizzato dall’Associazione Fontanieri Ticinesi (AFT) e ospitata giovedì scorso al Centro Manifestazioni Quirino Rossi di Gordola, ha incoronato Cademario come Comune con l’acqua più buona del Ticino e del Grigioni italiano. Sul podio, insieme al comune malcantonese, anche Collina d’Oro e Faido.

Alla competizione hanno preso parte 22 Comuni, che hanno presentato i propri campioni per la degustazione. La giuria ha valutato l’acqua sulla base di criteri visivi, olfattivi, gustativi e tattili, premiando al primo posto l’acqua di sorgente di Cademario, seguita dall’acqua di falda di Collina d’Oro e, a completare il podio, da quella di sorgente di Faido. Per la prima volta, dunque, Gordola – vincitrice delle precedenti edizioni – è rimasta fuori dalle prime tre posizioni.

«L’iniziativa sta crescendo ed è sempre più partecipata. L’obiettivo è ricordare che l’acqua non è solo un bene quotidiano, ma un patrimonio da tutelare e valorizzare», osserva Matteo Negri, presidente AFT, sottolineando il valore simbolico di un concorso che accende i riflettori sul lavoro silenzioso ma indispensabile delle aziende comunali e dei fontanieri.

Claude Birrer, responsabile tecnico dell’Azienda Acqua Potabile di Cademario, assieme al Consigliere Nazionale Bruno Storni
Claude Birrer, responsabile tecnico dell’Azienda Acqua Potabile di Cademario, assieme al Consigliere Nazionale Bruno Storni

Per Cademario, il riconoscimento rappresenta anche un incoraggiamento a proseguire negli investimenti già avviati sulla rete idrica. I lavori di risanamento delle condotte dell’acqua potabile e di quelle reflue, iniziati a luglio, impegneranno il Comune per circa dieci anni: un progetto lungo e complesso, che punta a garantire sicurezza, efficienza e sostenibilità. «Sono opere che non si vedono in superficie ma che incidono concretamente sulla vita quotidiana, perché assicurano qualità e affidabilità», spiega Claude Birrer, fontaniere e responsabile tecnico dell’Azienda Acqua Potabile di Cademario, il quale ricorda anche il supporto del Cantone, considerato determinante per la riuscita degli interventi.

Quella di quest’anno è stata inoltre un’edizione caratterizzata da alcune novità. Il concorso non avrà più cadenza annuale, ma biennale, e la giuria è stata arricchita dalla presenza di un gruppo di allievi delle scuole elementari di Gordola, formati durante l’anno come «giovani degustatori». La loro partecipazione ha portato un punto di vista fresco e curioso, accanto a quello degli esperti e dell’idrosommelier Elena Mozzini. «Il coinvolgimento delle nuove generazioni dimostra che l’attenzione verso l’acqua può essere trasmessa e custodita anche dai più piccoli», osserva Mozzini.

Infine, l’AFT ha introdotto un riconoscimento speciale per il miglior degustatore fra gli addetti ai lavori, assegnato quest’anno ad Annalisa Landoni (AIL SA). I premi consegnati – trofei a forma di caraffa e medagliette per i bambini – sono stati realizzati dal laboratorio «la Linea» della Fondazione Diamante, a ribadire il legame tra territorio, artigianato e impegno sociale.