Lugano Airport

L'aeroporto ai privati? Non adesso: «La città lo gestirà fino a fine 2023»

Alla presentazione dell’evento «Eppur si vola», l’Associazione passeggeri ha chiesto un’accelerazione verso una soluzione definitiva, ossia la cessione agli investitori interessati – Lombardi: «Non c’è nulla da accelerare: procediamo nei tempi dovuti»
©Gabriele Putzu
Nico Nonella
09.09.2022 20:46

«È ora che l’aeroporto esca da un’impasse istituzionale che perdura da troppi anni, divenendo – in rete con le altre strutture presenti nella Svizzera italiana e il mondo aeronautico attivo in Ticino – una struttura moderna a beneficio di tutta la regione». Si può riassumere così l’appello lanciato dai copresidenti dell’Associazione passeggeri e aeroporti della Svizzera italiana (ASPASI), il consigliere nazionale Marco Romano (Centro) e la granconsigliera Roberta Passardi (PLR). Insomma, un invito forte e chiaro agli attori istituzionali a «trovare il bandolo della matassa», ossia a concretizzare la cessione dello scalo luganese a una delle tre cordate d’investitori interessate.

Nell’oblio? «No, funziona»

La necessità di arrivare al passaggio di consegne è stata ribadita proprio in occasione della conferenza stampa di presentazione della manifestazione «Eppur si vola», che si svolgerà sabato 17 settembre e che aprirà – simbolicamente e fisicamente – le porte dello scalo a tutta la cittadinanza. L’obiettivo principale, come ribadito dal vicepresidente dell’AeroClub Lugano e responsabile della manifestazione, Bruno Rezzonico, è avvicinare le famiglie a una struttura «molto discussa e finita un po’ nell’oblio, ma che funziona molto bene con l’aviazione generale e con le scuole di volo». Ma non solo. Il messaggio che è passato in conferenza stampa è stato anche: «Aspettiamo chi gestirà i voli, se non di linea, almeno quelli charter». «Certo – hanno rilevato i copresidenti dell’ASPASI – la Città sta traghettando in modo egregio l’aeroporto», tuttavia «l’assetto attuale non permette di realizzare gli urgenti investimenti infrastrutturali necessari e non risulta possibile sfruttare appieno il potenziale esistente. Urgono quindi nuovi passi verso una soluzione definitiva che, se possibile, dovrà anche considerare voli di linea».

«Impensabile rinunciarci»

In attesa di un «nuovo inizio», gli interventi di quest'oggi hanno ribadito che lo scalo luganese può giocare un ruolo chiave. «Per il Ticino è impensabile rinunciare a uno degli aeroporti che hanno un’importanza sia dal punto di vista dello sviluppo economico che di quello turistico», ha sottolineato Passardi. «Visti i lunghi tempi di percorrenza in automobile e in treno – le ha fatto eco Romano – Ticino e Romandia possono essere collegati efficacemente solo dall’aviazione, un settore che in Ticino è molto importante».

Le tre cordate in attesa

Insomma, un vero e proprio invito ad accelerare e concretizzare la cessione ai privati. Ma cose ne pensa la diretta interessata, ossia la Città? «Non c’è nulla da accelerare», afferma, da noi raggiunto, il capodicastero Sviluppo territoriale Filippo Lombardi. «Al Consiglio comunale (che tre anni fa aveva deciso a favore della cessione dello scalo ai privati, ndr), ho già fatto presente che la Città gestirà lo scalo fino alla fine del 2023. Stiamo facendo i passi dovuti con i tempi dovuti. Ori stiamo lavorando alla nuova scheda PSIA (ossia il piano settoriale dell’infrastruttura aeronautica), indispensabile per sapere con precisione quali investimenti si potranno fare e quali no, e abbiamo affrontato la questione dell’introduzione dell’avvicinamento satellitare. Nel frattempo, stiamo valutando in che condizioni lavorare per arrivare alla scelta di una delle tre cordate interessate». In corsa, lo ricordiamo, ci sono il gruppo capitanato da Sir Lindsay Owen-Jones, quello dell’imprenditore Stefano Artioli e il Consortium Lugano Airport.

Il programma di «Eppur si vola»

Come spiegato anche dal direttore di Lugano Airport, Davide Pedrioli, lo scopo di questa manifestazione «è rendere più democratica l’aviazione», visto che normalmente la parte pubblica di tutto lo scalo è «infinitesimale». Il programma prevede dalle 8 alle 12 la possibilità di effettuare voli di prova con istruttori, salire su una mongolfiera vincolata, effettuare visite guidate alla torre di controllo e molto altro. Dalle 12 alle 16 l’aeroporto sarà ad uso esclusivo dell’airshow. Fra i diversi partecipanti si distingueranno le Forze Aeree grazie al Super Puma Display Team e alla pattuglia PC7 (dalle 13.45 alle 14.15). Al termine delle esibizioni ci sarà nuovamente la possibilità per grandi e piccoli di effettuare battesimi di volo o ad esempio scoprire da vicino i segreti di un velivolo in costruzione. L’invito ai partecipanti è di presentarsi già al mattino presto per iscriversi alle varie attività di prova. L’entrata è gratuita, i voli di prova in elicottero e aereo nonché le salite in mongolfiera saranno possibili a prezzi convenienti.