Chiasso

L’amore per le coccinelle incanta bambini e anziani

La classe IA delle scuole elementari ha allevato nove insetti che sono stati liberati nel parco della casa di riposo Giardino – «Volevamo portare felicità e fortuna agli ospiti che sono un po’ tristi» – Emozionati ma orgogliosi, gli allievi hanno voluto far arrivare un piccolo ma significativo segnale di solidarietà
Un’indimenticabile esperienza per quindici piccoli allievi delle scuole di Chiasso. ©Ti-Press/Benedetto Galli
Luca Bernasconi
21.05.2021 18:30

Ciaooooooooo. È stato quasi un coro, con le manine alzate a salutare e con gli occhi fissi sulle rose per trovare un ultimo sguardo. Un addio. Ma nel contempo un commiato felice. Perché adesso sono libere. Libere di volare dopo la «prigionia» nella scatoletta di plastica trasparente. Le nove coccinelle si sono subito ambientate sui petali e sui gambi delle rose. Per la gioia dei bimbi che le hanno allevate con tanto amore e tanto entusiasmo.

Quindici allievi della IA dell’istituto scolastico di Chiasso, guidati dalla maestra Marta Ravasi, per 21 giorni in classe hanno visto il miracolo della vita di questi insetti: dall’uovo alla larva, dalla pupa alla coccinella adulta. E ieri i bimbi le hanno liberate nel roseto del giardino della casa per anziani Giardino a Chiasso.

«Le uova erano gialle» ci dice uno di loro. «Poi le larve sono diventate nere ma anche arancioni» replica una bimba. «Quando ha preso forma la pupa ho visto anche dei riflessi violacei» interviene un altro. «Dopo la muta degli esoscheletri, le coccinelle nascono gialline, senza puntini, che si formano dopo» interviene una bimbetta alzando la mano. «Quelle con sette puntini pare che portino fortuna, ma noi abbiamo deciso che tutte portano fortuna» ribatte uno fra i più piccolini. «Quante specie di coccinelle esistono? chiede la maestra. «Più di 6.000» risponde un bimbo, non prima però di aver alzato la mano come gli è stato insegnato. «E che cosa mangiano?» incalza la docente. «Mangiano gli afidi sulle rose, perché gli afidi fanno male alle piante. Ma vanno bene anche polline e nettare. Così da carnivori diventano erbivori. Ma se non trovano nulla possono anche volare lontano a cercare cibo». Siamo certi che anche fra 10 anni questi allievi non avranno dimenticato il mondo delle coccinelle.Praticamente abbiamo assistito a una lezione di scienze, non data dalla maestra agli allievi, ma da loro a noi. Quasi da restare a bocca aperta per quanto appreso in pochi giorni dai bimbetti, visibilmente orgogliosi.

Per strappare un sorriso

Ma perché hanno liberato le coccinelle proprio nel parco della casa di riposo? «Per fare felici gli anziani. Per portare allegria e fortuna. Perché gli anziani sono un po’ tristi» spiega una bimba. E gli ospiti di casa Giardino hanno mostrato di apprezzare. Alcuni dalla finestra, altri un po’ più da vicino con i loro deambulatori hanno seguito con attenzione e con gradi sorrisi la liberazione delle coccinelle. Compartecipi di una lezione di solidarietà che ha fatto tutti contenti. Anche il direttore dell’istituto Fabio Maestrini che non ha mancato di presenziare a quei semplici gesti che valgono molto di più di artefatti cerimoniali.

Poi il rientro in classe. Ma senza eccessiva tristezza. «Ci saranno altre occasioni» promette la maestra riportando il sorriso sui volti dei piccoli. Anche su quello di Daisy che era incaricata di trasportare la scatoletta con le coccinelle, che per questo incarico aveva sfoggiato il suo vestitino più bello. Rosa ovviamente.