Chiasso

L’arresto finisce online, la polemica finisce in fretta

Momenti concitati in centro, quando mercoledì sera un giovane ha creato disordini in un esercizio pubblico e minacciato gli avventori con un coltello – Le immagini del fermo sono finite sui social, ma la polizia difende l’operazione: «Intervento corretto e proporzionato»
I disordini e le minacce col coltello sono accaduti in un esercizio pubblico di piazza Indipendenza. ©CdT/Chiara Zocchetti

È una serata concitata quella che ha vissuto mercoledì la cittadina di confine. Una serata culminata in un arresto che verosimilmente in molti ricorderanno a lungo. Non solo perché all’intervento di polizia avvenuto in pieno centro e culminato con un ragazzo ammanettato a terra in una pozza di sangue hanno assistito diverse persone, ma soprattutto in quanto buona parte dell’operazione è stata filmata da alcuni amici dell’arrestato e i video sono stati subito pubblicati online. Raccogliendo in breve tempo migliaia di visualizzazioni e alimentando la polemica innescata da chi ha pubblicato le immagini sostenendo che l’intervento degli agenti della Comunale di Chiasso sia stato troppo violento e sproporzionato.

A rendere nota l’operazione oggi in tarda mattinata è stata la polizia cantonale che in una nota ha spiegato come poco dopo le 22 sia giunta una chiamata alla centrale d’allarme in cui si segnalava «un evento in corso in un esercizio pubblico di Chiasso». Stando ai primi riscontri, si riassumeva, un 21.enne svizzero domiciliato nella regione «ha dapprima creato disordine e poi minacciato gli avventori del locale con un coltello. All’arrivo degli agenti si è dato alla fuga, sottraendo in un secondo momento anche un monopattino elettrico. Il 21.enne è stato in seguito intercettato e fermato da agenti della polizia comunale di Chiasso. Al termine dell’interrogatorio è stato arrestato». Le ipotesi di reato nei suoi confronti sono di minaccia, furto, furto d’uso, danneggiamento, contravvenzione alla Legge federale sugli stupefacenti e ubriachezza molesta.

Al momento della diffusione del comunicato i filmati del fermo erano già online, con l’obiettivo – si legge nel profilo creato appositamente – di chiedere giustizia per l’arrestato (di cui non faremo il nome, anche se è scritto sul profilo). Le immagini, girate nei pressi di piazza Indipendenza, mostrano gli agenti che ammanettano il ragazzo a terra e una pozza di sangue sotto il suo viso. «Intorno alle 22.07 un ragazzo brasiliano/svizzero è stato preso a manganellate in varie parti del corpo. Persone che erano sul posto dichiarano che questa violenza era insensata», si legge a margine di uno dei video pubblicati su Instagram.

Per il comandante della polizia chiassese Nicolas Poncini però l’intervento non è in alcun modo da mettere in discussione: «È stato fatto in modo corretto – spiega –, è vero che è stata usata la forza, ma in certi casi è necessaria e qui era giustificata. Naturalmente dispiace che il ragazzo si sia ferito, ma durante un fermo movimentato purtroppo può accadere». Poncini aggiunge che il ragazzo è stato accompagnato al pronto soccorso e che è stato dimesso subito dopo essere stato medicato, perché le sue ferite non sono state giudicate gravi. Si sarebbe ferito all’arcata sopraccigliare quando è stato messo a terra dagli agenti. «L’intervento è stato proporzionato – sottolinea invece la capodicastero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni –; in alcuni momenti per assicurare la sicurezza di tutti è purtroppo necessario agire in modo deciso».

Dal locale alla strada

Le immagini che circolano online sono state registrate all’esterno di un esercizio pubblico in viale Volta. I disordini e le minacce col coltello non sono però accaduti in quel locale, ma in un altro nell’area di piazza Indipendenza. Lì il 21.enne si sarebbe presentato in stato alterato chiedendo di poter andare al bagno. Stando a nostre informazioni, considerate le sue condizioni e la maleducazione dimostrata il permesso gli sarebbe stato negato. Questo «no» avrebbe fatto degenerare la situazione, con il ragazzo che si sarebbe introdotto in cucina, dove avrebbe anche strattonato una persona brandendo un coltello. Diretta conseguenza è stata la chiamata al 117 e in seguito il suo tentativo di allontanarsi, che ha portato al fermo da parte della polizia su suolo pubblico.

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