L'asfalto irlandese che puzza di truffa

La banda, oggetto d’inchiesta penale in Ticino, continua a colpire nel Nord Italia
Red. Lugano
29.10.2015 04:55

CASLANO/GORDOLA - La descrizione fornita dalle vittime alle polizie di quasi tutto il Nord Italia è sempre la stessa: «Sono irlandesi, o perlomeno anglosassoni, ma ci sono anche alcuni operai polacchi». Nel 2009 il loro caso aveva fatto scorrere fiumi d'inchiostro sulla stampa ticinese. Stiamo parlando degli «asfaltatori irlandesi»: una banda di lavoratori abusivi (provenienti dall'Irlanda, dall'Inghilterra e dalla Polonia) che si offrivano di asfaltare a prezzo stracciato (20 franchi al metro contro i 90-100 praticati dalle imprese ticinesi) posteggi o vialetti di ignari cittadini, assicurando ai clienti di avere del bitume avanzato da altri cantieri e utilizzando in realtà materiale scadente. La banda trovò ampio eco sulla stampa - oltre che per un colpo tentato a un Tennis Club di Caslano - soprattutto per aver asfaltato il posteggio di una ditta di Gordola (il cui titolare è ed era un noto politico). La banda è ora in Italia, dove si sposta di città in città. Nelle scorse settimane erano per esempio in provincia di Udine e di Pordenone, dove diverse persone agli agenti per denunciare truffe e raggiri. Lo scorso anno la loro presenza è stata segnalata vicino a Varese, poi a Gallarate e infine in Emilia Romagna (dove quattro persone sono state arrestate) e poi la stessa banda avrebbe colpito una dozzina di volte in Val Gandino e nove persone sarebbero state denunciate.

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