L’avventura di una vita: un’estate da «capannari»

C’è chi si prende un’estate di pausa per fare il giro del mondo e chi, il suo mondo, lo trova in Val Pontirone. È il caso di una giovane coppia del Mendrisiotto che, con il figlioletto di 15 mesi, è pronta per «un’esperienza che si fa una volta nella vita». Se c’è qualcosa di certo, su cui concordano entrambi, è che l’avventura che stanno per affrontare sarà irripetibile, e quindi unica. Loro sono Stephanie Casanova e Simone Cavadini, che con il loro giovanissimo figlio Corey, stanno per mettere in pausa la loro quotidianità per trasferirsi circa 4 mesi alla capanna Cava, in Val Pontirone (dell’UTOEBiasca). Lì accoglieranno gli escursionisti per tutta la stagione estiva, pronti a trasformarsi in cuochi, locandieri, inservienti, custodi, e tutto quello che la vita in una capanna alpina renda necessario.
Legame speciale
Li abbiamo incontrati a pochi giorni dalla partenza per la Val Pontirone nella loro casa di Riva San Vitale, dove fervono i preparativi. Stephanie e Simone ci mostrano ad esempio la montagna di provviste accumulate in cantina, pronte a prendere la strada (parte del materiale sarà trasportato in elicottero) della capanna Cava. «Il primo carico di provviste confidiamo che durerà per un mese circa. Anche se naturalmente i rifornimenti degli alimenti freschi saranno fatti di settimana in settimana», ci confida Simone, che è impaziente di mettersi ai fornelli per gli affamati ospiti che arriveranno ai duemila metri di quota del rifugio affamati dopo una bella camminata. «L’obiettivo è di essere flessibili e sempre pronti a preparare qualcosa per chi lo chiede, garantendo sempre pranzo e cena», aggiunge Stephanie. Il menu sarà strettamente legato a ciò che la dispensa metterà a disposizione: «Non vogliamo strafare, faremo quello che sappiamo fare senza avventurarci in quello che non è nelle nostre corde, con piatti sostanziosi a rotazione, ad esempio pizzoccheri, polenta e brasato o gnocchi fatti in casa», così ancora Simone. Anche perché la coppia nella vita di tutti giorni fa un lavoro molto lontano dalla ristorazione. Ciò non toglie che qualche esperienza in capanna i due l’abbiano già: «Abbiamo già fatto alcune esperienze negli anni scorsi, ma ben più corte – ci spiegano –: qualche settimana alla capanna Poncione di Braga, in valle di Peccia, e un mese in Cava lo scorso anno». Mai però l’intera stagione. «Ci siamo sempre detti che se mai avessimo avuto l’occasione di fare una stagione intera, sarebbe stato alla capanna Cava», prosegue Stephanie. Non perché la capanna si chiama in fondo come Simone, bensì perché «lui ama moltissimo quella zona, ci ha trascorso tanto tempo da bambino e ragazzo e ha un legame molto forte con quel posto. La vivremo come un’esperienza di famiglia». Famiglia allargata, oseremmo dire, perché oltre ai tre in Cava saliranno naturalmente i due fedelissimi amici a quattro zampe Argo e Naìra, più svariati conoscenti e familiari i quali nel corso dell’estate aiuteranno la coppia con le faccende quotidiane, ma anche col il figlio Corey. «È già stato con noi in capanna lo scorso anno, ed era piccolissimo, ora potrà godersi meglio l’avventura anche lui. È un bambino che ama la natura e stare all’aria aperta, quindi sarà nel suo elemento», ci spiega Stephanie mentre ci fa assaggiare una delle torte che vorrebbe proporre agli escursionisti chiedendoci di fare da cavie. È una torta di mele, che io e la fotografa assaggiamo ancora tiepida: «Approvata», le rispondiamo in coro.

Piccoli eventi
La stagione inizierà ufficialmente il 14 giugno e si protrarrà fino al 28 settembre. La famiglia salirà naturalmente qualche giorno prima, per portare il materiale e preparare tutto l’indispensabile: «C’è tantissimo lavoro da fare», non ci nascondono. Dei preparativi fa parte anche l’allestimento di un programma di eventi collaterali che saranno proposti nel corso dell’estate (pilates, yoga e brunch, per fare qualche esempio). Sia per partecipare alle attività, sia per i pernottamenti è indispensabile prenotare (informazioni sul sito e sui social). Anche per i pasti l’invito è a riservare in anticipo. Ulteriore invito, ma quello è valido per tutte le capanne e escursioni di montagna, è di controllare bene itinerari e meteo prima di mettersi in marcia.
