Ligornetto

Le auto tornano nel nucleo in attesa di altre sentenze

Il cantiere che da poco meno di un anno preclude la circolazione in centro paese ha i giorni contati – Il progetto per sbarrare a fasce orarie il comparto invece è ancora in sospeso con il dossier che è tornato sul tavolo del Tribunale federale
©CdT/Chiara Zocchetti
Lidia Travaini
16.05.2024 06:00

A Ligornetto qualcosa si muove, o meglio: qualcuno si muoverà presto. Sì, perché i lavori in corso da poco meno di un anno nel nucleo – e che non hanno mancato di far discutere – stanno per finire.

Il cantiere che provoca lo sbarramento al traffico del centro del quartiere mendrisiense ha infatti i giorni contati. «Per inizio giugno saranno ultimate le opere anche in via Cantun Sura, in questi giorni stiamo procedendo con la pavimentazione del tratto - spiega il responsabile dell’Ufficio tecnico di Mendrisio Michele Raggi -. In via Cantun Sota i lavori sono già ultimati, il traffico è tuttavia limitato ai residenti e ai mezzi pubblici per forza di cose, dobbiamo infatti garantire la circolazione nei due sensi dei mezzi pubblici».

Un’ultima fase di lavori

Ancora pochi giorni e il collegamento tra Rancate e Stabio sarà quindi nuovamente possibile. Non sarà tuttavia così per quello che porta a Genestrerio lungo via Eugenio Bernasconi. L’ultima fase dell’articolato cantiere che coinvolge il centro di Ligornetto – la quinta – è infatti ancora da realizzare e coinvolge proprio quell’arteria. Accadrà dopo la fine dell’anno scolastico, quando non ci saranno più alunni da accompagnare alla scuola locale con i mezzi. «Durante l’estate, indicativamente tra metà giugno e la fine di agosto via Eugenio Bernasconi non sarà percorribile, saranno tuttavia allestite deviazioni per i bus con bypass del nucleo». Un’ultima tranche di lavori che richiederà quindi un’ultima dose di pazienza. Ma non – come scritto – ai numerosi lavoratori pendolari che utilizzano la strada tra Rancate e Ligornetto per raggiungere soprattutto il valico di Clivio e quello di San Pietro, costretti da mesi a usare vie alternative. Un fatto questo che aveva sollevato non poche discussioni (e l’irritazione del Municipio di Stabio), visto che la strada alternativa più gettonata convoglia traffico proprio in direzione dei vicini stabiesi.

Stabio e il rumore

Ma questa non è l’unica novità che concerne il nucleo più chiacchierato della grande Mendrisio. Anche sul fronte giuridico ci sono infatti nuove. Riguardano l’altra chiusura del nucleo sul tavolo, quella definitiva e a fasce orarie che vorrebbe introdurre Mendrisio ma che Stabio osteggia da tempo. Dopo anni di tira e molla fatti di chiusure sperimentali, ricorsi, botta e risposta e approfondimenti – con Mendrisio intenzionato a impedire il transito nel nucleo la mattina e la sera, nelle fasce orarie più calde, e Stabio contrario alle limitazioni – il dossier è nuovamente finito sulla scrivania del Tribunale federale.

A metà 2023 proprio il Tribunale federale aveva accolto un ricorso del Municipio di Stabio rinviando l’incarto al Tribunale cantonale amministrativo. Questa era la forma della decisione; la sostanza si concentrava invece sul rumore generato dal cambiamento del tragitto delle auto impossibilitate a transitare dal nucleo di Ligornetto e quindi in arrivo sul territorio di Stabio. Riassumendo, per il Tribunale il progetto di risanamento fonico promosso dal Cantone (e in corso) non teneva adeguatamente in conto delle modifiche viarie desiderate da Mendrisio e le misure previste potevano quindi non essere sufficienti per garantire la quiete fonica definita dalla legge. La conclusione del Tribunale federale di un anno fa era che servivano ulteriori approfondimenti di natura fonica.

Nuovo ricorso

Come sono avanzate le cose? «Il Tribunale cantonale amministrativo ha emesso una decisione con cui annullava totalmente le prescrizioni per il traffico relative alla chiusura a fasce orarie, in pratica cancellava tutto quanto deciso e fatto in questi anni – spiega il municipale di Mendrisio Samuel Maffi –, negli scorsi mesi  come Esecutivo abbiamo quindi inoltrato ricorso contro questa decisione e l’incarto è nuovamente nelle mani del Tribunale federale» .