Il caso

Le bombe atomiche più vicine al Ticino

All’aeroporto militare di Ghedi, in provincia di Brescia, nelle scorse ore, è atterrato il Globemaster III: un «mostro» di 54 metri di lunghezza e 50 di apertura alare, nonché l'unico velivolo certificato per il trasporto delle bombe atomiche B61/12
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Red. Online
05.11.2025 23:03

Sono circa 150 i chilometri che separano il Ticino dalle armi nucleari più vicine. All’aeroporto militare di Ghedi, in provincia di Brescia, nelle scorse ore, è atterrato il Globemaster III: un gigantesco cargo militare americano, in grado di trasportare le bombe atomiche. 

Non è la prima volta che la base di Ghedi – pur non essendo formalmente una base NATO – finisce sotto i riflettori. Solo qualche mese fa, come ricordano i media italiani, l'aeroporto militare era diventato un «obiettivo sensibile» dopo l'attacco americano all'Iran. Non solo. Qualche anno fa, l'aeroporto di Ghedi era finito al centro delle discussioni per motivi legati alla guerra in Ucraina. A quei tempi, la base in provincia di Brescia si trovava «in stato di preallarme». Alcune settimane dopo l'inizio del conflitto, centinaia di abitanti di Ghedi si erano radunate all’esterno dell’aeroporto, per chiedere la fine della guerra e protestare contro l’invio di armi all’Ucraina. 

Anche questa volta, sono stati i cittadini di Ghedi a spostare l'attenzione su quanto sta accadendo nella base militare. Diversi abitanti della zona, infatti, hanno segnalato ai giornali locali l'atterraggio del gigantesco cargo militare americano C-17 Globemaster III. Un «mostro» di 54 metri di lunghezza e 50 di apertura alare, come ricorda il Corriere della Sera, nonché l'unico velivolo certificato per il trasporto delle bombe atomiche B61/12, di cui si è parlato molto anche in passato. 

Queste bombe, infatti, sarebbero custodite proprio nella base bresciana. Un dato che non è mai stato accertato in maniera ufficiale, ma sostenuto da alcuni rapporti americani. Nello specifico, a Ghedi sarebbero conservate circa 20 bombe atomiche statunitensi, con una potenza oscillante tra i 50 e i 100 chitotoni ciascuna. Armi nucleari che, secondo un rapporto di Greenpeace, potrebbero causare tra i 2 e i 10 milioni di morti. 

A conferma di quanto rivelato dai cittadini ai quotidiani locali, ci sono anche i dati di Flightradar. Secondo i dati della piattaforma, il Globemaster III è atterrato a Ghedi alle 15:48 di ieri, martedì 4 novembre, dopo un viaggio di circa due giorni. Decollato il 2 novembre dall'aeroporto di Tacoma, negli Stati Uniti, aveva volato fino all'aeroporto militare di Ramstein, da quale è poi ripartito, ieri mattina, verso Uden, in Olanda. Da qui, quindi, ha raggiunto la destinazione finale: Ghedi, in provincia di Brescia. A sole due ore di auto dal Ticino. 

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