Le chiavi al nuovo guardiano; e «c’era» anche San Lucio

Sul San Lucio si riparte da Fausto Curti. È lui il guardiano scelto dal Patriziato di Bogno per il rilancio del rifugio ai piedi del Gazzirola. A Curti, che è di Cusino, nella vicina Val Cavargna, le chiavi sono state consegnate lo scorso 27 aprile dal presidente del patriziato Adriano Reali e dal suo vice Claudio Bonardi, accompagnati da Alfredo Campana in rappresentanza dell’Associazione Amici della Capanna San Lucio.
Immaginiamo che dal punto di vista organizzativo la sua sarà una partenza «a razzo», visto che l’apertura della stagione 2024 è prevista già per mercoledì 15 maggio, per concludersi il 31 ottobre. «La capanna sarà aperta tutti i giorni e il nuovo custode Fausto sarà pronto ad accogliere tutti gli avventori con tanta simpatia e con variegati piatti tipici della nostra regione e della nostra tradizione gastronomica» ci scrivono gli Amici della Capanna San Lucio. «Le prenotazioni, per lo più da oltre Gottardo, si annunciano già numerose e tutti confidiamo in una stagione accompagnata da una meteo che favorisca il pieno rilancio della struttura». A questo proposito va segnalato che da novembre ad aprile la capanna è aperta nei fine settimana e nei periodi di festività a discrezione del custode ed a dipendenza delle condizioni meteo.
Come buon auspicio per il lavoro che dovrà affrontare Curti, la consegna delle chiavi è avvenuta alla presenza di… San Lucio stesso. O meglio, della sua statua in legno, che durante la bella stagione viene collocata nella cappelletta che si trova a pochi passi dal rifugio. Vissuto forse fra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo, San Lucio è protettore dei pastori e dei casari e viene commemorato il 12 luglio. La tradizione popolare narra della sua generosità con i poveri, a cui donava prodotti caseari, e si racconta che fu ucciso da un suo ex padrone proprio sul passo che collega la Val Colla alla Cavargna.
Una testimonianza storica e religiosa, questa, che accresce il fascino del luogo, meta ogni anno di escursionisti provenienti da ambedue i versanti della montagna. Le porte della capanna svizzera si sono però chiuse lo scorso agosto. A quel punto è subito partita la ricerca del nuovo gestore: una corsa contro il tempo che ha dato i suoi frutti.
Nei prossimi giorni verrà attivato anche il sito internet del rifugio (www.capannasanlucio.ch) e verrà inoltre aggiornata la relativa scheda sul motore di ricerca Google. Tutto il resto è nelle mani e nello zaino di Curti.