Le priorità 2.0 di Mendrisio

Contenere la spesa pubblica e mantenere una pressione fiscale equilibrata, proseguire con gli investimenti, conservare i servizi pubblici a favore della popolazione e aumentare l’attrattiva per nuovi residenti e imprese. Negli scorsi giorni Mendrisio ha presentato la sua missione per i prossimi anni. Rivista a causa della crisi pandemica e delle mutate condizioni economiche ad essa legate.
I nuovi (o forse è meglio dire ricalibrati) obiettivi della Città sono stati messi nero su bianco nel Piano finanziario 2020-2027. Ne fa parte la proposta di aumentare la pressione fiscale dal 2023, portando il moltiplicatore politico d’imposta dal 75 al 77%. Una proposta che farà sicuramente discutere nel prossimo futuro.
Ad essere stato rivisto non è però soltanto il Piano finanziario, ma anche il Piano delle opere prioritarie (POP) fino al 2028. A Mendrisio la voglia di investire e la progettualità non mancano, ma occorreva gerarchizzare gli obiettivi. Cosa che il Municipio ha fatto. Le priorità sono definite con una scala a sei livelli: prima ci sono gli investimenti già ratificati dal Consiglio comunale, poi gli investimenti stanziati in delega (a cui sono assegnate le priorità 1 e 1.1), seguono le opere prioritarie inserite nel Piano finanziario (priorità 2), le opere prioritarie di primo grado (3), quelle di secondo (4) e infine quelle di terzo grado (5).


Scuole, anziani e territorio
Tralasciando le priorità 1 e 1.1, relative a progetti già «lanciati» e quindi da considerarsi in corso, il piano offre una sorta di radiografia sulla Mendrisio del futuro. La prima evidenza ad emergere è tuttavia come svariati progetti siano slittati nel tempo di qualche anno, verosimilmente a causa della pandemia. Tra i disegni più onerosi classificati come priorità 2, quindi già inseriti nel Piano finanziario, ci sono ad esempio la realizzazione di una pista ciclabile e la rinaturazione del Morée in zona San Martino (tra il 2022 e il 2026, per 8,1 milioni, piano che beneficerà di quasi 6 milioni di contributi); oppure la terza fase del Centro di pronto intervento che coinvolgerà l’area ex Macello. Lì, tra il 2022 e il 2023 e investendo 1,25 milioni, sono previsti uno skate park e un posteggio.
Dal 2022, per circa 5 milioni, sono anche in programma opere di risanamento e ristrutturazione delle scuole Canavée (interventi che dovrebbero durare fino al 2027), nel 2023 si inizierà poi a progettare un centro socio assistenziale per anziani da 4 milioni nel borgo (2 coperti da contributi). Grado di priorità 2 ha anche il progetto (che costerà 1,1 milioni di franchi) per la sistemazione dell’ultimo tratto di Laveggio e la riqualificazione della sua foce e del parco (promosso insieme a Riva San Vitale e Stabio), i tempi di realizzazione indicati sono tra il 2022 e il 2025.
Più di un autosilo
Sono inoltre messi nero su bianco i tempi per la realizzazione di un autosilo a Rancate (tra il 2022 e il 2027) e per l’inizio dei lavori di sistemazione dei bagni pompieani di Arzo (dall’anno prossimo). Un autosilo (e un progetto di sistemazione generale) sono all’orizzonte anche nella zona delle cantine di Mendrisio, sebbene la priorità sia classificata come 4 e l’orizzonte temporale sia oltre il 2028.
Concentrandoci sui disegni meno prioritari, il documento offre spunti interessanti e permette di scoprire progetti di cui in molti ignorano l’esistenza perché previsti tra diversi anni. Tra questi – i nostri sono solo esempi – segnaliamo la terza fase del progetto Filanda prevista originariamente a partire dal 2019 ma oggi posticipata al 2024-2025 (priorità 3), l’Antiquarium di Tremona (da 3,2 milioni, previsto dal 2024 e con un grado di priorità 3), un nuovo campo da calcio sintetico da 2,5 milioni da realizzare tra il 2024 e il 2025, la riqualificazione di piazza Baraini a Genestrerio (2,4 milioni, tra il 2024 e il 2027) e l’ampliamento dell’autosilo di via Zorzi (priorità 4, dal 2028). Sono infine programmati dopo il 2028 interventi definiti “sviluppi futuro dei campi di calcio”, che dovrebbero costare 8 milioni di franchi.
Nuova sede AIM: progetto spezzato e meno oneroso

Uno dei progetti che più ha fatto discutere negli scorsi mesi a Mendrisio è quello per la nuova sede delle Aziende Industriali Mendrisio (AIM), prevista in zona Prati Maggi, che implicava un investimento da 14 milioni.
Nell’autunno del 2020 il Municipio aveva ritirato il messaggio con la richiesta di credito, anche perché l’investimento che era stato definito da più parti “sproporzionato”, soprattutto in un periodo economicamente difficile come quello che stiamo attraversando. L’Esecutivo si era quindi preso tempo per studiare un piano B. Un’alternativa di cui ora, nel Piano finanziario ed economico delle AIM 2020-2027 (anch’esso rivisto e pubblicato di recente), si scoprono alcuni dettagli. In particolare il nuovo costo: 8,9 milioni di franchi (investimenti sono previsti tra il 2022 e il 2026).
La strategia
Nel messaggio il Municipio spiega la sua strategia: «Approfondire una differente variante che prevede sostanzialmente la sola edificazione degli spazi logistici (magazzino) e per l’entrata in servizio delle squadre esterne (spogliatoi, sala riunioni) presso il sedime ex “Prato verde” (sede del precedente progetto) e la ristrutturazione della palazzina posta di fronte a Palazzo comunale di Mendrisio da adibire ad uffici amministrativi per le AIM. In questo senso Comune e AIM si sono mossi per approfondire tale possibilità coinvolgendo architetti e specialisti del caso. Nel corso del 2022 l’Esecutivo sarà messo nella condizione di decidere le prossime fasi del progetto».