Territorio

«Le valli del Locarnese, esempio di paesaggio conservato»

La Società ticinese per l’arte e la natura omaggia l’impegno di cittadini e associazioni nella tutela e il recupero delle ricchezze culturali e ambientali in Bavona, Rovana e Verzasca - Nell’anno speciale indetto da Patrimonio svizzero spazio anche al quartiere San Giovanni di Bellinzona, alla Valle di Muggio e alla via Nassa a Lugano
Roseto, in valle Bavona. ©CdT/Archivio
Red. Bellinzona
11.05.2020 11:37

«Esemplare volontà di cittadini e associazioni locali di curare il proprio territorio, recuperandolo e conservandone le peculiarità culturali e ambientali che le generazioni passate hanno lasciato». Nell’anno dei paesaggi culturali indetto da Patrimonio svizzero, la Società ticinese per l’arte e la natura (STAN) applaude alcune realtà della regione: la Valle Bavona con il trentesimo di esistenza dell’omonima Fondazione, la Val Rovana con il paesaggio terrazzato di Linescio e la Valle Verzasca con il villaggio di Corippo e l’omonima Fondazione che vuole valorizzare questo villaggio con il progetto di albergo diffuso e il ripristino delle selve castanili. Il tema è trattato nel relativo dossier dedicato dalla STAN nel numero di aprile della sua rivista «Il nostro Paese». Il dossier speciale troverà spazio anche nei due numeri successivi della rivista, quelli di agosto e dicembre.

Nell’ambito dell’anno dei «Paesaggi culturali», il tema sarà affrontato dalla STAN anche con alcuni eventi. Anche in Ticino saranno organizzate quattro gite, due in zona urbana e due in area rurale: il sentiero della transumanza in Valle Bavona, il quartiere di San Giovanni di Bellinzona come bene culturale di interesse cantonale, il paesaggio mosaico della valle di Muggio e il valore architettonico e urbanistico del lungolago e di via Nassa a Lugano. In ottobre è inoltre stata agendata una conferenza dell’architetto Cristina Kopreinig Guzzi che permetterà di approfondire con approccio storico il tema delle visite organizzate sul territorio nell’ambito del programma nazionale.

Per «paesaggio culturale» la Convenzione per la protezione del Patrimonio mondiale culturale e naturale dell’UNESCO intende «creazioni congiunte dell’uomo e della natura» che illustrano l’evoluzione di una comunità sotto l’influenza dell’ambiente naturale e delle spinte culturali, economiche e sociali.

Corippo, in valle Verzasca. ©CdT/Archivio
Corippo, in valle Verzasca. ©CdT/Archivio