Bellinzona

«Legislatura fallimentare: noi siamo la voce dei cittadini»

Il Movimento per il socialismo si presenta all’appuntamento del 5 aprile con il Partito operaio e popolare e con gli Indipendenti - Lista completa per il Municipio e 10 nomi per il Consiglio comunale, dove oggi occupa due seggi
Presentazione candidati al municipio dell’MPS - da sinistra - Arianna Ortelli, Tiziano Caprara, Paola Casagrande, Matteo Pronzini, Angelica Lepori-Sergi e Monica Soldini © CdT/ Chiara Zocchetti
Alan Del Don
22.01.2020 15:51

«Le nostre posizioni rispondono alle esigenze della popolazione. Pertanto, comunque vada, abbiamo già vinto». Unica vera voce dell’opposizione a Bellinzona nella legislatura agli sgoccioli, il Movimento per il socialismo (MPS) si presenta alle elezioni del 5 aprile unito al Partito operaio e popolare e agli Indipendenti con l’obiettivo di portare un punto di vista «radicalmente diverso del fronte progressista». Per farlo schiera una lista completa per il Municipio e 10 nomi per il Legislativo, dove attualmente occupa due scranni.

Dei sette candidati in corsa per l’Esecutivo quattro sono donne. Ci sono le due consigliere comunali uscenti Angelica Lepori Sergi (la quale è anche deputata) e Monica Soldini, l’allevatrice Paola Casagrande e la 20.enne Arianna Ortelli. L’altra metà del cielo è rappresentata dall’ex municipale di Claro Tiziano Caprara, dal giurista Martino Colombo e dal granconsigliere Matteo Pronzini. «Desideriamo continuare ad essere il megafono delle mobilitazioni sociali. In questi primi tre anni della nuova Bellinzona è mancato il coraggio di fare scelte politiche che consentissero di costruire una Città differente, in grado di rispondere ai bisogni delle categorie meno tutelate», ha affermato Angelica Lepori Sergi.

L’MPS di battaglie ne ha condotte, invece. Al di là di quella contro il trasferimento delle Officine FFS a Castione («resta una profonda ferita tuttora aperta»), ricordiamo in particolare quelle contro l’aumento degli onorari dei municipali e contro il nuovo sistema previdenziale dei dipendenti. E, ancora, a favore di misure per la conciliabilità lavoro-famiglia. Non è un caso, dunque, che la conferenza stampa odierna si sia svolta davanti alla Casa anziani comunale di via Mesolcina. «Molti dei problemi che abbiamo sollevato non sono stati risolti. La classe politica al potere ha avuto difficoltà a considerare allo stesso modo tutti i quartieri. Il Municipio ha avuto un atteggiamento molto distaccato dalla realtà: prova ne è lo smantellamento di alcuni servizi. Noi continueremo ad essere il ‘Governo ombra’», ha assicurato Matteo Pronzini.

Sfumata l’intesa con i Verdi come nel 2017, l’MPS-POP-Indipendenti mira a confermare (e, possibilmente, rafforzare) i due seggi in seno al Legislativo, in quanto per entrare in Municipio servirebbe più di un miracolo. Nel 2017 nell’elezione per il plenum il movimento aveva ottenuto l’1,6%, equivalente a 257 schede.

Per il Consiglio comunale si schierano pertanto Domenico Albanese, Goce Atanasov, Paola Casagrande, Emida Caspani, Martino Colombo, Fabio De Plano, Arianna Ortelli, Giuseppe «Pino» Sergi (coordinatore e «stratega» dell’MPS), Monica Soldini (uscente) e Riccardo Spedini. Non si ripresenta, per il Legislativo, Angelica Lepori Sergi, in carica da una legislatura.