Malcantone

Lema, il nuovo Comune si svela (sulla carta)

Per il progetto aggregativo tra Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio la Commissione di studio propone di valorizzare piazze e nuclei, di creare un centro ricreativo integenerazionale, e un nuovo concetto amministrativo
A Novaggio si insedierà il futuro Municipio. ©CdT/Gabriele Putzu
Valentina Coda
27.02.2023 06:00

La parte più curiosa quando si parla di progetti aggregativi è quella di fare un salto nel futuro, affidandosi al rapporto commissionale, e immaginare per filo e per segno come potrebbe essere un nuovo Comune. Quale, ad esempio, potrebbe essere il suo nome, o dove e in base a quali criteri si potrebbero fare confluire i poteri istituzionali. Oppure, ancora, come verranno articolati i servizi e quali saranno i punti di forza del nuovo ente dopo il fatidico sì. Ebbene, Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio hanno tracciato la loro road map, scaturita nella relazione finale della Commissione di studio per la creazione di un comune unico. Il condizionale è ovviamente d’obbligo, perché prima che i cittadini si rechino alle urne gli step da superare sono diversi (ci torniamo in coda). Prima però vediamo come la Commissione di studio, composta da sindaci e municipali dei cinque territori del Medio Malcantone, ha immaginato il futuro comune aggregato.

Un valore affettivo

Prima di tutto, come si chiamerà? Secondo un sondaggio non vincolante promosso negli scorsi mesi e a cui hanno partecipato ben quattrocentocinque cittadini dei cinque comuni, l’82% si è espresso a favore del nome «Lema». Lo stesso che verrà proposto al Consiglio di Stato a maggio quando ci sarà la consegna formale del rapporto e dei preavvisi da parte dei Municipi (in caso di approvazione, il Cantone intende sostenere il progetto aggregativo con 7,2 milioni, ndr). Nello studio, la Commissione spiega che il nome è stato scelto anche per un valore affettivo da parte dei cittadini: il monte Lema, infatti, abbraccia tutti i comuni toccati dall’aggregazione. Non è ancora chiaro, però, se ci si possa appropriare di un nome di un monte che travalica i confini dei cinque territori. Un dubbio, questo, già sollevato dal sindaco di Novaggio, Andrea Pozzi, oltre a essere la tesi di alcuni contrari a questa scelta. Incertezze a parte, per il nuovo Comune, che farà parte del distretto di Lugano, si propone di collocare la sede principale dell’Esecutivo a Novaggio, perché «nessuno dei cinque Comuni dispone attualmente di adeguati spazi per poter centralizzare l’intero apparato amministrativo e politico del nuovo Ente locale», scrive la Commissione. Almeno in una prima fase, quindi, si potrebbe far capo a una sorta di amministrazione diffusa sul territorio con sportelli decentralizzati in tutti i comuni.

Tra politica e finanze

Passiamo ora all’organizzazione politica. Viene proposta una composizione di sette membri per il nuovo Municipio, così da spartire l’importante carico di lavoro che comporta l’istituzione da zero di un Comune. Ad Astano e Miglieglia vige ancora l’Assemblea comunale, mentre a Bedigliora, Curio e Novaggio i Legislativi sono costituiti da altrettanti Consigli comunali, rispettivamente composti da 21 membri a Bedigliora e Novaggio e 19 a Curio. Per il nuovo Legislativo viene proposto un plenum di 21 consiglieri comunali.

Adesso, il «tasto dolente» per ogni (o quasi) cittadino: il moltiplicatore d’imposta. A tal proposito, la Commissione precisa – tenendo conto che attualmente i vari moltiplicatori comunali sono sostanzialmente omogenei (quello di Novaggio si fissa al 95%, mentre gli altri al 100%) – che «è possibile che i cittadini del nuovo Comune non subiranno svantaggi fiscali e rispettivamente potranno beneficiare di una moderata riduzione del carico fiscale». La proposta è infatti quella di fissare il moltiplicatore del nuovo Comune al 95%.

I progetti chiave

Per stimolare l’aggregazione dei cittadini, la Commissione ha anche proposto una serie di opere ritenute prioritarie e strategiche per lo sviluppo del nuovo Comune. La prima: la valorizzazione delle piazze e dei nuclei nell’ambito della promozione del territorio, valorizzando così le testimonianze storiche. La seconda: la creazione di un centro ricreativo intergenerazionale. Così come la Filanda di Mendrisio, il nuovo Comune potrebbe prendere spunto dall’esperienza momò per creare un luogo di ritrovo e creativo per tutte le età centralizzato a Curio, dove già esiste il centro Bella Età. Terza opera chiave per lo sviluppo del progetto aggregativo è un nuovo concetto di amministrazione comunale. Tra gli investimenti previsti dalla Commissione figura infatti la realizzazione di una nuova casa comunale a Novaggio mentre, proposta curiosa, la sede del Legislativo è prevista in un altro luogo, ad Astano. Oltre a ciò, ogni quartiere potrà disporre di un proprio sportello e alcuni uffici comunali, come ad esempio Ufficio tecnico e servizi sociali, che troveranno spazio nelle attuali cancellerie comunali. Nonché di commissioni consultive.

Aziende innovative fatevi avanti

Nello studio viene anche fatto un breve inciso dedicato a un tema che si lega a doppia mandata con il turismo: la regione soffre di un problema di accessibilità legato al traffico che contraddistingue il basso Malcantone. Ecco che, in ottica futura, viene proposto che la promozione economica si orienti verso «aziende innovative meno affamate di territorio e più consone all’indirizzo ecofriendly voluto per il nuovo Comune».

Il sostegno del Cantone

Come detto in entrata, se il progetto aggregativo andrà in porto potrà godere di un importante contributo finanziario da parte del Consiglio di Stato. Il Governo si impegna infatti a sostenere il nuovo Comune con 7,2 milioni di franchi.