Mendrisiotto

L’emergenza di Coldrerio: le serate sfrenate dei giovanissimi

Nei weekend e durante le vacanze gruppi di 60-80 adolescenti si rendono protagonisti di vandalismi, disturbi alla quiete pubblica e pericolose scorribande in motorino – Il Municipio ha provato a intervenire più volte e ora sollecita un’azione di portata regionale
©Ti-Press / Francesca Agosta
Lidia Travaini
20.05.2025 16:22

Un paio di mesi fa vi avevamo parlato di cestini rovesciati, vetri rotti e schiamazzi notturni. Conseguenze negative del ritorno all’aperto dei giovani con il sopraggiungere della primavera e il rialzo delle temperature. Vi avevamo parlato di segnalazioni in polizia giunte da diverse località: Arzo, Rancate e Coldrerio. La situazione però, almeno a Coldrerio, è ben peggiore di quanto emerso finora, o forse si è aggravata nel tempo. Sta di fatto che nelle scorse ore il Municipio della località ha preso formalmente posizione, denunciando una realtà delle cose a dir poco «preoccupante».

«Particolare gravità»

La premessa della lunga presa di posizione giunta in redazione lascia spazio a pochi dubbi: «Il Municipio di Coldrerio esprime viva preoccupazione per la delicata e complessa situazione riguardante il comportamento di numerosi giovani sul territorio comunale».

I fatti si manifestano in pieno centro – spiega l’Esecutivo – nel piazzale del Parco San Rocco, nella zona del campo sportivo e di piazza Mola, nei fine settimana e le sere delle vacanze scolastiche. Protagonisti delle serate sono dei giovanissimi, tra i 12 e i 16 anni, provenienti sia dal Mendrisiotto sia dall’Italia. «Si contano assembramenti di 60-80 ragazze e ragazzi che turbano gravemente la quiete pubblica con urla, schiamazzi, musica ad alto volume, danneggiamenti e pericolose scorribande con moto e motorini (impennate, sgasate, rotonde contromano…) senza il ben che minimo rispetto delle regole della circolazione stradale, mettendo a rischio non solo loro stessi ma anche gli altri utenti della strada», è la descrizione fornita. E ancora: «Sono stati rilevati numerosi episodi di vandalismo e rifiuti sparsi su proprietà pubbliche (frammenti di bottiglie di superalcolici, sedie distrutte, panchine date alle fiamme, paletti rimossi, ecc.). Anche la popolazione ha segnalato danni, sporcizia e comportamenti offensivi di particolare gravità».

Approccio regionale

A destare ulteriore preoccupazione nel Municipio è «il possibile diffondersi di abitudini malsane e rischiose anche tra i giovanissimi, come il fumo e il consumo di alcolici». Per questo la reazione è stata tempestiva, si spiega nella nota, con «molteplici tentativi di intervento, coinvolgendo la Polizia comunale della Città di Mendrisio, il Servizio Prossimità Giovani del Mendrisiotto e agenti di sicurezza privata. Tuttavia, la problematica rimane molto complessa e di difficile gestione». Per affrontarla si è quindi deciso di optare per l’approccio regionale: «Nei giorni scorsi, il Municipio ha inviato una comunicazione a tutte le autorità politiche del distretto, sollecitando un coordinamento a livello regionale – si spiega –. Un’azione congiunta e tempestiva è fondamentale, dato il potenziale aggravarsi della situazione».

Obiettivi

L’obiettivo, si aggiunge, è individuare «soluzioni efficaci per promuovere una cultura del rispetto e del senso di responsabilità tra i giovani, trasformando le occasioni di ritrovo in momenti positivi e prevenendo gli eccessi che spesso degenerano in disordini esasperanti». Per raggiungere tale scopo il Municipio chiede aiuto anche ai genitori: «Si richiede un contributo dinamico delle famiglie, attraverso una maggiore collaborazione nel monitorare e sensibilizzare i propri figli». Questo perché un altro obiettivo è scongiurare decisioni drastiche: «Il Municipio vuole evitare l’introduzione di nuovi divieti e di rigorose misure di restrizione che andrebbero a discapito di tutta la cittadinanza – è la conclusione –. Confida nella sensibilizzazione dei giovani sul rispetto civico e la responsabilità personale e spera che questo approccio integrato e collaborativo tra tutte le parti coinvolte possa trasformare una situazione problematica in un’opportunità per promuovere una convivenza armoniosa».