L’Ente della socialità comincia con il caschetto

Pronti-via e bisogna subito mettere il caschetto da cantiere. Non che tra i compiti del neonato ente autonomo della socialità di Lugano, chiamato LIS e formalmente attivo da gennaio, ci sia la supervisione delle opere portate avanti dalla Città in questo ambito, ma per programmare il domani bisogna tenere conto di quello che verrà. Anche perché gli orizzonti temporali non sono lontanissimi: il centro polifunzionale di Pregassona, ad esempio, nel quale troveranno spazio una residenza medicalizzata per anziani con 114 posti letto, una struttura diurna per persone affette da demenza senile e un asilo nido, dovrebbe essere inaugurato nell’estate del 2021. Lo ha fatto sapere il municipale e presidente dell’ente autonomo Lorenzo Quadri facendo il punto sui progetti principali seguiti dal nuovo organismo, che è stato creato non per risparmiare – ha ribadito il capodicastero – ma per gestire il settore in modo più efficiente ed efficace. Ma torniamo sui cantieri.
Due anni dopo la casa anziani di Pregassona, nel 2023, dovrebbe vedere la luce quella di Canobbio, la cui costruzione inizierà la prossima estate. Offrirà 80 posti letto di cui 35 riservati ai residenti di Canobbio, 25 ai luganesi e il resto agli utenti dei Comuni limitrofi, mentre esternamente avrà un parco pubblico con percorsi pedonali e un giardino panoramico. Da lassù la vista è notevole, come del resto quella che si gode dalla Residenza al Castagneto di Castagnola, che avrà un destino diverso. L’intenzione del Municipio – anche se non unanime; ne parlavamo sull’edizione di sabato con Quadri e la collega Zanini Barzaghi – è quella di venderla a causa dei suoi spazi limitati e non più adatti alle esigenze di una casa anziani moderna. I suoi 44 ospiti sono destinati a Pregassona, mentre il ricavo della vendita servirebbe a finanziare l’ampliamento di un’altra casa anziani: la Residenza alla Meridiana di Viganello. In questo caso, oltre ad aggiungere un volume, verrebbe creato un posteggio parzialmente interrato «alzando» il prato sul lato Est e rendendolo accessibile agli anziani. Investimento: 15 milioni. Chiudendo in cifre, per la casa anziani di Canobbio ne serviranno 28, per quella di Pregassona 47. Tutte le strutture gestite dal LIS incassano complessivamente 22 milioni all’anno dalle rette, 18 dalle casse malati e 20 dai contratti di prestazione stipulati con il Cantone.
Aria di fusione tra SCUDO e LIS
SCUDO, il Servizio di assistenza e cure a domicilio del Luganese, è sempre più nell’orbita del LIS. L’ente cittadino ne ha assunto la direzione amministrativa e la sinergia è sempre più intensa. Il Cantone è d’accordo. Del resto, le direttive federali impongono un coordinamento fra le strutture che si occupano di persone affette da malattie croniche o multiple.