L'eroico «spazzino» è tornato nel suo lago

È tornato a casa. Dopo aver prestato servizio sul Verbano, lo «spazzino del lago» è stato riportato sulle rive del Ceresio, suo luogo di lavoro abituale. Questa sera, al porto comunale, è stato rimontato interamente e domani verrà rimesso in acqua. L’imbarcazione attrezzata per la raccolta di materiale ha contribuito a ripulire la superfice dai detriti portati a valle dalla Maggia, dal Ticino e da altri fiumi in piena, i cui effetti più gravi sono ormai tristemente noti.
Turni da dieci ore
Nelle sue due settimane di trasferta lavorativa, lo spazzino è stato attivo per oltre dieci ore al giorno, riuscendo a estrarre quotidianamente fra le 80 e le 100 tonnellate di detriti. Ciò ha permesso di ripristinare la navigabilità e la balneabilità nelle zone più sensibili come i campeggi, i porti e in generale le principali località turistiche, limitando i loro disagi. Resta da sgomberare il materiale accumulatosi lungo le rive e nelle zone non accessibili alle imbarcazioni di pulizia.
Soprattutto legname
Lo Spazzino del lago è dotato di due rampe mobili che gli permettono di raccogliere grandi quantità di materiale, da rami e tronchi a oggetti di plastica e altri scarti solidi. A far la parte del leone è il legame, che a fine viaggio viene separato e venduto, per poi essere trasformato in trucioli che vanno ad alimentare stufe e reti di teleriscaldamento.
Collaborazione senza confini
Il suo ritorno sul Ceresio non è dovuto a un imminente bisogno: le altre due imbarcazioni presenti a Lugano sono bastate per far piazza pulita dei detriti confluiti nel lago, soprattutto alla foce del Laveggio. L’operazione è durata poco più di quattro giorni ed è stata contraddistinta da un ottimo coordinamento fra enti e Comuni coinvolti.
Teoricamente, in quei giorni, gli spazzini del lago luganesi avrebbero fatto molto comodo anche in un altro lago: il Lario. Anche nelle sue acque, ovviamente, i fiumi hanno riversato parecchio materiale, ma le operazioni di pulizia, come riportato da La Provincia nell’articolo Un lago di detriti e la solita beffa dei battelli spazzino. Fermi anche aliscafi e catamarani, sono state rallentate dal fatto che due dei sei mezzi attrezzati fossero fermi. E se in futuro un aiuto arrivasse dal Ticino?
Fabio Schnellmann, segretario del Consorzio di Pulizia Rive e Specchio d’acqua del Lago Ceresio, fa sapere che una collaborazione simile a quella stretta per il Verbano sarebbe stata possibile. «Era già stato fatto con Porto Ceresio, prima che il vicino Comune di Lavena Ponte Tresa, quattro anni fa, si dotasse di un’imbarcazione simile alle nostre. Si tratta di collaborazioni importanti – conclude Schnellmann – che non solo migliorano la gestione delle risorse e delle attrezzature, ma anche la capacità di affrontare le conseguenze delle emergenze ambientali, di fronte alle quali sono importanti una visione comune e uno sforzo coordinato».