Leuthard a Lugano: “È la TV più cara d'Europa perché è in tre lingue”

LUGANO - La consigliera federale Doris Leuthard questa sera è stata ospite, a Lugano al Palazzo dei Congressi, dell'assemblea dei soci CORSI per discutere l'iniziativa in votazione il prossimo 4 marzo, "No Billag". Contraria all'iniziativa, la rappresentante del Governo ha evidenziato la necessità di mantenere il canone radiotelevisivo per garantire il servizio pubblico e aiutare le reti private.
Interrogata da Fabio Pontiggia, direttore del Corriere del Ticino e moderatore della serata, sul mutamento del rapporto tra SSR e la popolazione, Leuthard ha detto: "Non penso che la SSR abbia fatto qualcosa di negativo che ha portato a un distacco, ma Internet permette di ottenere molte informazioni gratuitamente e questo fa sì che molti utenti oggi preferiscano questo mezzo". A proposito dei costi del canone, la consigliera federale ha annunciato che dopo la diminuzione già annunciata, è possibile che vi siano nuovi ribassi nei prossimi anni.
"Abbiamo la televisione più cara d'Europa, come si giustifica questo fatto?", le ha chiesto Pontiggia. "È vero, ma si possono diminuire i costi - ha annunciato la consigliera federale -: se volete la televisione solo in tedesco è sicuramente possibile!" ha detto Leuthard ironizzando, non senza rubare una risata al folto pubblico presente in sala. La votazione non riguarda però solo la SSR: dalla decisione dei cittadini il prossimo 4 marzo dipende anche il destino di radio e televisioni private. "Le reti private - ha affermato Leuthard - offrono un buon servizio e ricevono attualmente il 6% del canone. Una nuova discussione sulla ripartizione comunque non è esclusa".
La consigliera federale, sul palco, è poi stata raggiunta da Paolo Pamini (deputato in Gran Consiglio e Matteo Cheda (giornalista), in qualità di favorevoli all'iniziativa, e da Fabio Abate e Filippo Lombardi (consiglieri agli Stati), per il "no" a "No Billag".
Il riassunto completo del dibattito sarà pubblicato nell'edizione di domani del Corriere del Ticino.
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