Gambarogno

L’ex clinica Alabardia trasformata in hotel

Il bed&breakfast di 60 camere sarà completato per la fine dell’anno e inaugurato la prossima primavera. Investimento di 60 milioni di franchi
Il complesso alberghiero in costruzione all’ex Alabardia di Piazzogna. ©CdT/Gabriele Putzu
Mauro Giacometti
25.06.2021 06:00

Visto dal lago il cantiere non passa certo inosservato: dalle «ceneri» dell’ex clinica Alabardia di Piazzogna, nel Gambarogno, sta sorgendo un nuovo complesso alberghiero che proporrà una cinquantina di camere. Il cantiere, come abbiamo potuto constatare questa settimana in un veloce sopralluogo, è già ben avviato, anche se la pandemia e alcune varianti edificatorie l’hanno un po’ rallentato. Ma, come ci spiega Sergio Tami, direttore lavori per conto della IFEC Ingegneria SA di Rivera, entro la fine dell’anno gli operai dovrebbero smontare le impalcature e liberare il cantiere, lasciando ai proprietari della struttura il compito di arredare e sistemare a dovere il nuovo albergo per accogliere i primi clienti sulla sponda sinistra del Verbano dalla prossima primavera. «Contiamo di completare contemporaneamente entro dicembre la ristrutturazione dell’ex clinica in albergo, che disporrà di una trentina di camere con reception e sala colazioni, nonché la realizzazione della nuova ala dotata di altre 26 camere suddivise in due piani più l’autorimessa seminterrata che servirà tutta la struttura ricettiva», ci dice.
Investitori tedeschi

Nel frattempo ci ha raggiunto in cantiere uno dei due promotori dell’operazione «restyling» dell’Alabardia, Martin Schneider-Lenné. Insieme al suo socio in affari, l’imprenditore tedesco Christian Joachim Zurbrüggen, Schneider-Lenné ha messo sul tavolo i 20 milioni di franchi necessari innanzitutto per acquistare l’ex clinica e quindi progettare e realizzare la struttura alberghiera. «Con la mia famiglia venivamo spesso qui in vacanza e ci siamo innamorati del Ticino. Da qualche anno ci siamo trasferiti sul Lago Maggiore e quando insieme al mio socio in affari abbiamo avuto la possibilità di acquistare l’ex clinica per progettare e realizzare un albergo non ci abbiamo pensato due volte. La nostra idea è quella di realizzare una moderna struttura ricettiva e offrire un’accoglienza di buon livello, ma a costi inferiori rispetto, ad esempio, ad Ascona o Locarno. Dal nostro hotel, però, offriremo la possibilità agli ospiti di trasferirsi, via lago e attraverso delle barche-taxi, sull’altra sponda o in escursioni guidate nelle valli», spiega il promotore. Che per questo servizio di barche-taxi intende realizzare un nuovo pontile in riva al lago che metterà comunque a disposizione del pubblico.
Niente ristorazione

Il nuovo complesso alberghiero, dice ancora Martin Schneider-Lenné, sarà accogliente, con alti standard costruttivi e tecnologici ma senza «fronzoli» e punterà ad una clientela di tipo familiare. «Non ci sarà ristorazione, ma serviremo solamente la colazione nell’apposita sala che stiamo allestendo al piano terra dell’ex clinica. Le camere della nuova ala, poi, saranno modulabili, in modo da ospitare una o due persone, ma anche famiglie o gruppi. Nell’autorimessa, poi, disporremo di una sala tecnica per ciclisti e bikers. Chi soggiornerà nel nostro albergo, insomma, dovrà pensare solo a riposarsi, gustarsi il panorama e programmare qualche escursione o cena in un grotto della regione o una serata festivaliera in Piazza Grande o al JazzFestival di Ascona», sottolinea.
Ben accolto

Ad accogliere con favore la nascita dell’hotel a Piazzogna sono anche gli operatori del settore. Remo Clerici, ad esempio, gambarognese e vice presidente dell’Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli: «Si tratta di un importante passo avanti per un comprensorio finora legato soprattutto alle residenze secondarie. Alcuni alberghi ci sono, ma non di dimensioni così importanti». Soddisfazione espressa anche da Massimo Perucchi, presidente di HotellerieSuisse Sopraceneri. «Finalmente – dichiara al Corriere – si recupererà un ritardo anche nel Gambarogno, dove finora non esistevano strutture alberghiere di punta in grado di offrire una cinquantina di camere».