Calcio

L'FC Paradiso, il «sultano» e il suo fedele braccio destro

L’uomo di fiducia dell’imprenditore emiratino che si è innamorato della squadra di Antonio Caggiano promette visibilità internazionale, collaborazioni e investimenti per il futuro - «Prima però occorre conoscerci meglio a vicenda»
Achraf Lazaar, ex calciatore professionista, oggi collaboratore personale di Sultan Hareb Al Falahi, al suo fianco.
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
13.10.2025 06:00

Quando era calciatore ha giocato nel Palermo in serie A, nel Newcastle in Premier League e anche per la nazionale marocchina. Oggi che ha appeso le scarpe al chiodo, Achraf Lazaar, 33 anni, è il braccio destro e l’uomo di fiducia di Sultan Hareb Al Falahi, il proprietario del Dubai City Football Club, squadra professionistica emiratina con sede a Dubai, che milita nel massimo campionato del Paese e ha stretto un accordo con l’FC Paradiso, che gioca in Promotion League (l’ex Prima lega). «Io e Sultan Hareb Al Falahi siamo allineati -spiega Lazaar - lui è un grande appassionato di calcio e vorrebbe investire all’estero per creare delle collaborazioni importanti».

Prima i giocatori, poi...

Fondatore e proprietario del Sultan Investments Group, Sultan Hareb Al Falahi si occupa di sviluppo immobiliare, servizi di intermediazione, appalti, gestione patrimoniale e gestione di centri commerciali. «Per lui il calcio non è un lavoro, ma una passione», precisa il suo braccio destro, che ha avuto un ruolo cruciale nell’accordo trovato con l’FC Paradiso del presidente Antonio Caggiano. Un accordo a prima vista clamoroso, viste le forze (non solo finanziarie) in campo e le recenti difficoltà dell’FC Paradiso in contrasto con il socio di minoranza Maxi Lopez e costretto quindi a cercare finanziamenti e, appunto, collaborazioni. «Per ora si tratta di una collaborazione a livello di scambio di giocatori - continua Lazaar, ricordando l’arrivo in prestito al Dubai City FC dall’FC Paradiso di Ezequiel Schelotto -. In futuro invece ci si potrà aiutare a livello di costi, di settore giovanile e anche investimenti». La filosofia è quella dei piccoli passi. Meglio, di un passo alla volta. «In futuro ci saranno sicuramente investimenti - ripete l’uomo di fiducia di Sultan Hareb Al Falahi - ma bisogna avere tempo. Serve insomma capire meglio la vostra realtà. L’obiettivo è comunque quello di far conoscere l’FC Paradiso a livello internazionale».

Come si è arrivati all’accordo

Questo il futuro. Il presente racconta invece come sia potuta nascere una collaborazione a prima vista così clamorosa tra una squadra di calcio di Dubai e l’FC Paradiso. «In realtà è molto semplice –-sottolinea Lazaar - il direttore generale dell’FC Paradiso, Alessandro Grigoletto e il direttore dell’FC Paradiso 2, Giacomo Maisto sono miei amici. Un giorno li ho invitati a Dubai a vedere le nostre strutture e le nostre squadre (il Dubai City ha anche una seconda squadra, ndr), hanno chiesto a me e a Sultan se potevamo aiutare il Paradiso, ci abbiamo pensato e alla fine abbiamo detto sì».

Crescere insieme

Detto della prima operazione congiunta, il prestito di Schelotto, quale sarà la prossima mossa, anzi, il prossimo piccolo passo? Lazaar non si sbilancia. Prima c’è bisogno di conoscersi meglio. Di sicuro, l’intento è quello di crescere insieme sportivamente e organizzativamente. Anche perché Lazaar attraverso la sua società Sur City Group si occupa anche di settori giovanili e di management per squadre di calcio, come per l’Hercules FC, squadra spagnola di Alicante, che gioca nella terza divisione del campionato e per il Real Murcia Club de Fútbol, compagine che milita sempre nella medesima competizione.