Liberatv, tempi non rispettati

BELLINZONA - I tempi di realizzazione e di consegna dei 13 filmati promozionali destinati alla Polizia cantonale non sono stati rispettati. Il termine, fissato nel contratto di prestazione con la società Liberatv del giornalista Marco Bazzi, che è anche il responsabile di progetto, e del suo collega Andrea Leoni è scaduto il 31 dicembre scorso: finora al Comando di Bellinzona sono tuttavia arrivati soltanto 6 dei 13 filmati, per la realizzazione dei quali il Cantone aveva attribuito a Liberatv un mandato diretto, senza concorso, per un compenso di 65.000 franchi. La società di Bazzi ha ricevuto un acconto (la rata iniziale). Il Dipartimento delle istituzioni, interpellato dal «Corriere del Ticino», assicura che i filmati mancanti saranno consegnati «nel corso della primavera 2014».Il mandato era stato oggetto di polemiche e anche di un?interrogazione parlamentare (presentata dai deputati Matteo Quadranti del PLR, Francesca Bordoni Brooks del PPD, Franco Celio del PLR, Nenad Stojanovic, allora parlamentare del PS, e Giovanna Viscardi del PLR).Ma quali sono le ragioni del mancato rispetto del termine di consegna fissato nel contratto di prestazione? «I ritardi sono imputabili a problemi di carattere pratico e organizzativo, indipendenti da Liberatv Sagl», afferma il Dipartimento delle istituzioni. «A titolo di esempio – aggiunge il Dipartimento – si segnala che le riprese riguardanti gli impieghi dediti al mantenimento dell?ordine sono state rinviate più volte per motivi di sicurezza, quelle inerenti all?attività dei gruppi d?intervento sono state rimandate a causa del maltempo e della disponibilità degli agenti della Polizia cantonale». E inoltre «motivi legati al segreto istruttorio hanno imposto un differimento delle riprese sull?attività della Polizia scientifica». Mancano dunque ancora sette filmati (della durata di 8-12 minuti l?uno). «A causa dei ritardi accumulati, riconducibili all?operatività del mandante/Polizia cantonale – precisa il Dipartimento –, i filmati restanti verranno consegnati nel corso della primavera 2014». In base a quanto pattuito tra le parti, «ad oggi il Dipartimento ha provveduto al pagamento della rata iniziale prevista dal contratto». Il consigliere di Stato Norman Gobbi aveva preannunciato ritardi («accumulati da parte del mandante») già a metà settembre (quindi a soli sei mesi dall?attribuzione del mandato), in una comunicazione scritta alla Commissione della gestione del Gran Consiglio. Questa informazione non era però stata confermata nella risposta ufficiale (del 22 ottobre 2013) all?interrogazione Quadranti e confirmatari presentata in quei giorni (13 settembre 2013).