Domande e risposte

L’idea leghista per le casse malati: aiuto necessario o regalo eccessivo?

Alle urne la proposta di via Monte Boglia per rendere i premi dell’assicurazione malattia integralmente deducibili dalle imposte – Per i favorevoli si tratta di una misura necessaria per sostenere i cittadini, mentre per i contrari è insostenibile e non supporta chi veramente ne ha bisogno
©Chiara Zocchetti
Paolo Gianinazzi
01.09.2025 06:00

Il 28 settembre i ticinesi saranno chiamati a esprimersi alle urne su due importanti iniziative popolari riguardanti le casse malati. Qui presentiamo la proposta della Lega dei ticinesi.

Come siamo giunti al voto popolare?

L’iniziativa della Lega prende le mosse da un contesto noto a tutti: i premi di cassa malati sono più che raddoppiati negli ultimi vent’anni; specialmente negli ultimi tre anni hanno registrato aumenti importanti, attorno al 10% all’anno. In questo contesto, appunto, la Lega nell’agosto del 2022 ha lanciato l’iniziativa popolare denominata «Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!», che ha raccolto 11.597 firme. Durante l’iter parlamentare si sono cercati alcuni compromessi sull’iniziativa. Ma, per finire, lo scorso giugno il Gran Consiglio ha bocciato tutte le proposte sul tavolo. E, pertanto, la proposta originale della Lega sarà ora sottoposta al voto popolare.

Che cosa chiede l’iniziativa popolare della Lega?

Come si deduce dal titolo dell’iniziativa, essa propone che i premi di cassa malati siano integralmente deducibili nelle imposte. Oggi, infatti, una persona singola può dedurre fino al massimo 5.500 franchi nelle imposte, mentre una coppia può dedurne fino a 10.900. La proposta di via Monte Boglia chiede di aumentare tali soglie in maniera significativa: fino a 9.000 franchi per i single e fino a 18.000 per i coniugi. Rendendo, di fatto, i premi interamente deducibili dalle imposte. Il principio portato avanti dall’iniziativa è semplice: non è giusto pagare imposte su soldi (quelli che siamo tenuti a spendere per i premi di cassa malati) di cui il contribuente di fatto non può disporre.

Chi beneficerebbe dell’iniziativa?

L’approvazione dell’iniziativa secondo le stime del Governo comporterebbe circa 99 milioni di minori entrate per lo Stato: 55 milioni per il Cantone e 44 per i Comuni. Ciò significa, va da sé, che il risparmio per i cittadini, in termini di minori imposte pagate allo Stato, sarebbe importante. Tuttavia, va anche detto che l’impatto della misura sui singoli contribuenti varia parecchio in base alla singola situazione. E, in particolare, come ripetuto più volte dal Governo e dai contrari all’iniziativa, la misura favorirebbe in misura maggiore le fasce più benestanti della popolazione. E questo perché l’importo della deduzione media generalmente cresce all’aumentare del reddito dei contribuenti. Detto altrimenti: i contribuenti con redditi alti spendono in prestazioni assicurative in maggior misura rispetto ai contribuenti nelle fasce di reddito inferiori. E, dunque, queste fasce della popolazione avrebbero un beneficio maggiore dalla possibilità di dedurre importi più importanti dalle imposte. Ma facciamo qualche esempio (basato su simulazioni fatte dal Governo e fornite alla Gestione) per capire meglio, da un punto di vista molto pratico, la portata dell’iniziativa per alcune categorie di persone. Una persona sola con un reddito annuo di 50.072 franchi avrebbe un risparmio fiscale di 282 franchi all’anno. La medesima persona con un reddito di 150.000 franchi risparmierebbe invece 824 franchi. Una coppia senza figli con un reddito di 54.144 franchi non avrebbe alcun risparmio, mentre la stessa coppia con un reddito di 64.144 franchi risparmierebbe 155 franchi. Una coppia con due figli e un reddito di 97.404 franchi non avrebbe alcun risparmio; con un reddito di 117.404 franchi risparmierebbe 291 franchi; con un reddito di 250.000 franchi risparmierebbe 1.761 franchi.

I premi di cassa malati così facendo smetteranno di crescere?

No. L’adozione della proposta leghista non inciderebbe sul fenomeno dell’aumento dei premi di cassa malati. Se quella del PS è una misura di politica sociale (che redistribuisce la fattura dei premi), quella della Lega è una misura di politica fiscale (che riduce il carico fiscale per i cittadini). In entrambi i casi si tenta di ridurre il peso della fattura. Ma, allo stesso tempo, non si va a incidere alla radice del problema, ossia sull’aumento della spesa sanitaria che comporta l’aumento dei premi.

Quali sono gli argomenti dei favorevoli?

I favorevoli, come scriveva la Lega nel comunicato di presentazione dell’iniziativa, fanno innanzitutto notare che «oggi i costi del premio di cassa malati spesso non sono integralmente deducibili» e «di conseguenza molti cittadini si trovano a pagare imposte su dei soldi di cui non dispongono più». Una situazione che, semplicemente, la Lega ritiene inaccettabile. Detto altrimenti: non si pagano imposte su soldi di cui non si può liberamente disporre. Per i favorevoli, inoltre, «approvando questa iniziativa sarà possibile sostenere in modo concreto il potere d’acquisto dei cittadini ticinesi». E, in particolare, «quello di un ceto medio sempre più depauperato da stipendi spinti al ribasso (a causa della libera circolazione delle persone) accoppiati a un costo della vita in crescita incontrollata». Si tratta, detto con uno slogan ripetuto più volte dai favorevoli, «di lasciare più soldi in tasca ai cittadini».

E quali sono gli argomenti dei contrari?

I contrari, tra cui il Consiglio di Stato, fanno innanzitutto notare che il Ticino è già il Cantone con le deduzioni fiscali più elevate a livello svizzero. Inoltre, evidenziano che con l’approvazione dell’iniziativa non si aumenterebbe ‘solo’ la deduzione per i premi di cassa malati, bensì anche quella per: il premio delle assicurazioni complementari; il premio per l’assicurazione infortuni privata; per i versamenti di contributi per assicurazioni sulla vita e rendite vitalizie (Pilastro 3B); per gli interessi dei capitali a risparmio. Infine, i contrari sottolineano che, come detto, a beneficiare maggiormente della nuova deduzione sarebbero in particolare i contribuenti con redditi alti nonché gli assoggettati all’imposta alla fonte. Infine i contrari ritengono il costo della misura (circa 100 milioni) insostenibile per le finanze del Cantone.