Novazzano

L’inchiesta interrompe il riposo dei defunti

Proseguono gli accertamenti degli inquirenti volti a far luce sulla vicenda che riguarda la ditta di onoranze funebri Coltamai di Mendrisio: due persone sono indagate per truffa e turbamento della pace dei defunti – Gli ispettori si stanno focalizzando su alcune tombe presenti in diversi cimiteri del Distretto
Novazzano, 3 aprile 2023 - Scavi fra i loculi del cimitero di Novazzano. Gli inquirenti al lavoro.© CdT/Gabriele Putzu
Stefano Lippmann
04.04.2023 06:00

Cancelli chiusi e accesso vietato. Ieri, nel primo pomeriggio, il cimitero di Novazzano era temporaneamente inaccessibile. Al lavoro, nel camposanto, c’erano infatti alcuni operai comunali coadiuvati dagli inquirenti. Già, perché oltre a scavare nel giardino della ditta di onoranze funebri Coltamai di Mendrisio, le attenzioni si sono concentrate anche sui terreni dedicati al riposo dei defunti. Negli scorsi giorni è toccato ad altri cimiteri del Distretto, ieri è stata la volta di Novazzano.

Poco prima delle 14 un furgone dell’ufficio tecnico comunale è stato posizionato pochi metri all’interno del cimitero. Oltre ad alcuni operai comunali, si sono presto aggiunti, come detto, gli ispettori di polizia e i parenti di un defunto. Poi, armati degli strumenti necessari, gli operai hanno aperto una tomba. Gli ispettori, una volta aperta l’urna hanno scattato alcune fotografie. Poi, con delicatezza, la salma è stata riesumata verosimilmente per poter effettuare una serie di analisi e riscontri.

Si allarga, dunque, il campo d’azione degli inquirenti i quali – coordinati dalle procuratrici pubbliche Raffaella Rigamonti e Pamela Pedretti – stanno cercando di fare luce sulla vicenda che interessa la nota ditta di onoranze funebri di Mendrisio. Gli accertamenti – ricordava il Ministero pubblico in una nota stampa – sono finalizzati a comprendere se sussistano i presupposti di reati di natura penale (eventuali inadempienze o irregolarità) nell’esecuzione delle opere in campo funerario e cimiteriale. Accertamenti che, settimana scorsa, si sono estesi consultanto alcune amministrazioni comunali. Stando a nostre informazioni è stata visionata documentazione nei Comuni di Castel San Pietro e Vacallo, ma non è da escludere che il campo d’azione si sia già allargato. Così come gli accertamenti effettuati nei cimiteri.

I reati ipotizzati dalle due procuratrici pubbliche – una si occupa dei possibili reati di natura finanziaria, l’altra dei cosiddetti reati di polizia – sono quelli di truffa e turbamento della pace dei defunti.

Il lavoro continua anche nella sede della ditta, dove gli addetti delle forze dell’ordine continuano con le operazioni di scavo. Settimana scorsa erano emerse pietre, anche di natura tombale, maniglie, effigi, croci e frammenti di ossa.

Operazioni messe in atto a seguito di un’attività investigativa sviluppatasi nel corso delle ultime settimane, che hanno comportato una serie di perquisizioni, interrogatori e sequestri di materiale. Due le persone interrogate, con le rispettive posizioni al vaglio degli inquirenti.

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