L'involtino ticinese è fritto

CAMORINO - È giunta al capolinea l?attività imprenditoriale avviata poco meno di un anno fa a Camorino da Enrico Martinoni con il lancio sul mercato dell?involtino ticinese. «La produzione andava a gonfie vele, ma ci sono stati grossi problemi nella distribuzione. Chi era incaricato di farlo mi ha promesso mari e monti, ma alla fine ha fatto ben poco. Mi sono così trovato senza liquidità e sono stato costretto a chiudere baracca» spiega amareggiato al CdT l?ex manager della logistica rimasto senza impiego che con lo snack made in Ticino contava di potere dare una svolta alla sua vita reinserendosi nel mercato del lavoro quale indipendente. Un tentativo che si è rivelato vano, tanto che la sua ditta individuale iscritta a registro di commercio dal luglio dello scorso anno, un mese fa è stata cancellata per cessazione dell?attività. Tutto fino, allora? Addio agli sfiziosi stuzzichini tutti ticinesi con un involucro di pasta di mais, farciti con carne di manzo, patate e verdure del Piano di Magadino? Non è detta l?ultima parola. O, almeno, così spera Enrico Martinoni. «Sono in trattative con una rinomata ditta del Sottoceneri che sembrerebbe disposta a proseguire l?attività». Con la chiusura del laboratorio di Camorino è finita anche l?iniziativa con la quale Enrico Martinoni si premurava di reinserire nel mondo del lavoro donne disoccupate