“L'Italia non è il Bengodi, pagate le multe”

VARESE/COMO - In seguito alla recente notizia dell'inasprimento delle multe per chi non paga il pedaggio sull'autostrada gestita da Pedemontana (Vedi Suggeriti), numerosi ticinesi hanno "confessato" di trovare effettivamente problematico il pagamento della tariffa (nel sondaggio pubblicato ieri la risposta "sì" è stata data da quasi mille lettori). Abbiamo cercato di fare chiarezza sulla questione, cercando di capire quali siano le conseguenze in caso di sanzioni o ritardo nei pagamenti. Il portavoce del Touring Club Svizzero (TCS) Renato Gazzola ci ha spiegato come comportarsi.
Signor Gazzola, gli automobilisti ticinesi trovano complicato il metodo di pagamento dell'autostrada della Pedemontana. È davvero così problematico?
"No, non è complicato, semplicemente ci sono regole diverse da rispettare, che disorientano l'automobilista. I ticinesi sono abituati a viaggiare sulle autostrade italiane e trovare il casello per il pedaggio, ma quella gestita da Pedemontana, pur essendo un'autostrada, non ha il classico casello (utilizza infatti il sistema 'free flow', n.d.r.). Spesso ci si accorge di questo solo dopo aver transitato sulla tratta interessata, in questo caso si può pagare in un secondo momento, ma non tramite i nostri uffici. È bene chiarire questo punto: molti automobilisti vengono da noi per pagare il pedaggio. Questo si fa sul sito di Pedemontana. Il mio consiglio è quello di muoversi in anticipo, utilizzando i due metodi che ritengo più comodi e semplici: il Conto Targa e il Telepass".
Come funzionano?
"I nostri uffici a Rivera sono a disposizione sia per il Conto Targa, sia per il Telepass. Il primo è come se fosse una sorta di vignetta svizzera, lo fai una volta e puoi transitare tranquillamente in autostrada. Attenzione però, vale solo per la tratta gestita da Pedemontana. In pratica si registrano il numero di targa della vettura e una carta di credito valida, così ogni volta che si attraversa il punto di pedaggio, la somma dovuta viene addebitata sulla carta di credito. È come una normalissima transazione. Non ci sono costi aggiuntivi e la registrazione è gratuita. Il secondo, il Telepass, è più indicato per chi viaggia parecchio sulla rete autostradale italiana e non solo. Il device si può infatti utilizzare anche in Francia, Spagna e Portogallo. Il noleggio del Telepass si paga (qui il costo delle tariffe). Ci sono anche le carte prepagate, ma queste si fanno con Pedemontana. Sono carte digitali, quindi disponibili sul proprio smartphone".
L'automobilista che si trova "per sbaglio" in autostrada come paga il singolo passaggio?
"Ripeto, questo non si può pagare tramite il TCS. Bisogna andare sul sito di Pedemontana (o scaricare l'app, n.d.r.), inserire i dati del veicolo e della carta di credito, e poi cliccare su 'Paga il pedaggio'. I pagamenti vanno effettuati entro 14 giorni, dopodiché la pratica passa in mano a società terze per la riscossione del credito".
In caso di multa come bisogna comportarsi? In Ticino è diffuso il pensiero che le autorità italiane non intervengano se uno svizzero "straccia" la sanzione...
"Se il pedaggio non viene pagato non si fa solo un torto a Pedemontana. La trasgressione diventa una questione legale. Si può cercare di fare i furbi, ma una volta che si viene fermati oltreconfine la multa diventa ancora più salata. Ad alcuni ticinesi sfugge che il pedaggio è previsto dalla legge italiana, con tutte le conseguenze in caso di infrazione. Quando si prende una multa, questa viene inviata tramite società di incasso (come la Nivi Credit, una delle maggiori, n.d.r.) e ai costi viene dunque applicato un surplus. Se anche in questo caso l'automobilista non paga, la pratica passa in mano a una società elvetica. A questo punto sta alla sensibilità del trasgressore la scelta di pagare o meno. Ma in Italia le multe restano pendenti."
In un recente servizio di Striscia la Notizia, è stato denunciato il fatto che nel Comasco le auto con targa svizzera praticano quello che viene definito "parcheggio selvaggio", senza poi pagare le multe. Le autorità del posto hanno spiegato che effettivamente molti confederati ne approfittano, perché il sistema italiano permette di farla franca.
"Permette di farla franca fino a un certo punto. Ripeto, se si viene fermati in Italia le multe sono più onerose e si rischia il sequestro del veicolo. Ovviamente questo non vale per sanzioni di pochi franchi, ma ho assistito a casi di ticinesi che avevano accumulato multe anche per 20 mila franchi. Se si viene bloccati dalle autorità poi sono dolori. Senza contare le noie supplementari, come i ricorsi, che sono complicati e costosi sia in termini di tempo sia di denaro. È sbagliato criticare il sistema italiano e non voler pagare se prima non ci si informa a dovere. A volte si pensa che l'Italia sia il Bengodi e si possa fare quello che si vuole".
In Svizzera per gli italiani invece non è facile passarla liscia in caso di infrazioni stradali...
"Questo anche perché il territorio è molto più piccolo e c'è maggior coordinamento tra le diverse autorità. Questo in Italia risulta certamente più complicato".