Lugano

Lite a Pregassona, una donna si è fatta consegnare il coltello

Spuntano nuovi dettagli sulla lite avvenuta fuori dall’Aldi: un video, molto cruento, mostra l’intervento provvidenziale di una signora che è riuscita a farsi consegnare l’arma da taglio: «Ti prego, nel nome di Dio, nel nome di Allah, lascia andare quel coltello!» - L’AUDIO
Giuliano Gasperi
20.07.2020 19:58

(Aggiornato alle 22.34) Le macchie di sangue sparse sull’asfalto sono abbastanza eloquenti e fanno pensare che la storia poteva avere un finale peggiore. Siamo nel posteggio del supermercato Aldi in via Ceresio a Pregassona, teatro ieri poco prima delle 15 di una violenta lite fra due uomini.

Uno di loro, come indica una nota della Polizia cantonale, è ricoverato all’Ospedale Civico con ferite gravi, ma non tali da mettere in pericolo la sua vita. L’altro si trova comunque in stato di fermo, in attesa che il giudice dei provvedimenti coercitivi decida eventuali misure restrittive. Sul posto sono intervenuti i soccorritori della Croce Verde e gli agenti della Polizia cantonale, coadiuvati dai colleghi della Comunale di Lugano.

I contorni della vicenda sono ancora sfumati. I protagonisti sono due iracheni di trentasei (quello che ha avuto la peggio) e trentasette anni. Il primo è residente nella regione, il secondo un richiedente l’asilo. È presumibile che si conoscessero, ma su questo e sui motivi dell’alterco, per ora, non abbiamo elementi. L’auto di uno dei due iracheni è rimasta sul luogo. Risulta intestata a un tassista di origini arabe, ma secondo nostre informazioni non è la persona protagonista della lite.

Il responsabile del supermercato conferma che nessuno dei due uomini coinvolti era entrato a fare la spesa: è successo tutto all’esterno.

Il coraggio di una cittadina

Il posteggio di via Ceresio non era mai stato teatro di fatti simili. Al massimo di qualche diverbio a causa di un parcheggio conteso o dell’alcol, ma oltre le urla non si era mai andati, come racconta una donna che ha assistito alla scena e che ha fatto scattare l’allarme. Dal suo racconto emerge anche il ruolo di un’altra signora. E non è un ruolo di secondo piano.

Si tratta di una cliente dell’Aldi che è riuscita a farsi consegnare il coltello impugnato da uno dei due iracheni. Un filmato che parrebbe autentico fatto con un telefonino da un passante - di cui siamo entrati in possesso in serata e di cui non mostriamo le immagini, perché troppo crude - confermerebbe che l’intervento della signora è stato determinante.

«Ti prego, nel nome di Dio, nel nome di Allah, lascia andare quel coltello!» grida la donna. E l’uomo la ascolta. «Signora, prendi il coltello». Lo butta a terra verso di lei. «Non sono da fare queste cose - aggiunge la donna - Siete umani, per favore, siete fratelli, nel nome di Dio!». Poi il video s’interrompe.

Di lì a poco arriverà la polizia. Ma che cosa sarebbe successo se quella donna non avesse tentato di dividere i due uomini, mettendo a rischio la sua stessa sicurezza? Le macchie di sangue iniziavano a diventare tante.

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