Lo sconto benzina è diventato un problema

Prima congelato, poi reintrodotto, infine un flop. Lo sconto carburante al confine non smette di far discutere. E ora, il rischio che possa venire abolito ha smosso la politica: il Consiglio regionale della Lombardia richiama l’Ambasciata italiana in Svizzera affinché pratichi rilevazioni dei prezzi dei carburanti più accurate, puntuali e realmente rappresentative della situazione.
Cosa è lo sconto carburante? Quando il prezzo medio ordinario praticato in Italia è superiore di almeno 5 centesimi al litro rispetto a quello delle pompe di benzina svizzere che si trovano entro un raggio di 20 chilometri dal confine, la misura viene attivata. I beneficiari sono i cittadini che risiedono in uno dei comuni lombardi che distano fino a 20 chilometri dal confine svizzero. Spetta all’Ambasciata d’Italia in Svizzera effettuare un controllo sulla differenza dei prezzi medi ordinari. Che, di regola, avviene trimestralmente.
Dal 27 novembre scorso lo sconto carburante - due centesimi di euro al litro - è riconosciuto solo ai cittadini residenti dei comuni che distano fino a 10 chilometri dal confine ed esclusivamente per la benzina. E l’ultima rilevazione dei prezzi abolirebbe anche questo. L’allarme - riferiscono i media di confine - è stato lanciato da Daniela Maroni, presidente per la ConfCommercio Como della federazione gestori di carburanti. Il Consiglio Regionale della Lombardia ha quindi approvato una mozione urgente che impegna il presidente della giunta e gli assessori competenti «ad adottare tutte le iniziative possibili affinché la rilevazione dei prezzi carburante praticata dall’Ambasciata italiana in Svizzera sia effettuata con modalità che permettono di rappresentare la reale situazione dei prezzi praticati nel territorio svizzero di confine». Il sottosegretario di Regione Lombardia Fabrizio Turba ha quindi dichiarato: «Una corretta rilevazione dei prezzi è fondamentale per il giusto funzionamento della misura. Nella confederazione ci sono centinaia di distributori di benzina: prenderne a campione solo otto provoca un risultato estremamente limitante e fuorviante».
Le prove? Stando a La Provincia, ieri nei tre distributori a ridosso della dogana di Chiasso la benzina costava 1,83 euro al litro. A Como città la media è di 1,915. Con una differenza di 8 centesimi che giustificherebbero lo sconto benzina.