Lo sfitto continua a calare ma c’è sempre un paese vuoto

Quando gli diamo la notizia, Bruno Arrigoni reagisce come se gli avessimo fatto un regalo. Di più: è curioso di sapere i dettagli e le cifre. Quella che gli abbiamo fatto ieri è una telefonata quasi tradizionale, che si ripete ogni anno in questo periodo, quando l’Ufficio federale di statistica diffonde le cifre aggiornate sullo sfitto nel nostro cantone, dettagliandole regione per regione, Comune per Comune. Cifre che nella cittadina di confine sono sempre attese con un misto di interesse e speranza: Chiasso è infatti la località con la percentuale di abitazioni vuote più alta del Ticino. Lo è tuttora, lo premettiamo subito, ma i numeri aggiornati al primo giugno 2025 mostrano che l’ultimo posto chiassese in questa particolare classifica non è più così scontato. Sì perché la percentuale di case sfitte nella cittadina di confine è calata anche negli scorsi 12 mesi (a metà 2024 le cifre erano diminuite per la prima volta da anni). La diminuzione è di oltre due punti percentuali e porta Chiasso al 7,58% (in due anni il calo è di oltre il 4%). Tradotto in cifre assolute nella cittadina ci sono 423 abitazioni sfitte, un anno fa erano 556 (per il 9,94%), a metà 2023 erano 665 (11,76%).
Eredità e aggregazione
«Speriamo che dopo aver toccato il fondo si risalga progressivamente la china e che questa inversione di tendenza si confermi», sottolinea il sindaco chiassese. Gli illustriamo le cifre e fa due calcoli veloci, «più di 130 case vuote in meno in un anno – commenta ad alta voce –, i collaboratori di una nota fiduciaria della regione mi avevano spiegato che gli oggetti immobiliari liberi che avevano a disposizione sul mercato chiassese negli ultimi mesi si sono dimezzati e che diversi spazi erano stati riaffittati, questa è la conferma».
Premesso che il mercato immobiliare è difficilmente controllabile dalle amministrazioni comunali, le autorità locali sono sempre spettatrici molto interessate, perché la disponibilità di abitazioni su un territorio è anche specchio dell’attrattiva locale, che passa anche dai servizi a disposizione, quindi dal «lavoro» degli Esecutivi. «La situazione immobiliare di Chiasso è qualcosa che abbiamo ereditato, qui negli anni Settanta si è costruito tanto, forse troppo – prosegue il sindaco –, perché si era in una fase di forte sviluppo economico». Tanti edifici, soprattutto plurifamililari, sono di quell’epoca e non rispecchiano più, ricorda Arrigoni, le esigenze attuali delle famiglie. «Dove gli edifici sono stati ristrutturati o si è edificato a nuovo gli spazi sono più facili da affittare; i rinnovi sono indispensabili, ma a influire sul calo dello sfitto può anche essere stato l’aumento dei permessi B rilasciati».
Analizzando le cifre, Arrigoni fa anche una valutazione politica, anzi aggregativa: «Nell’ambito del progetto aggregativo il calo dello sfitto a Chiasso fa bene, dimostra ai nostri vicini che siamo attrattivi».
A proposito di vicini, le cifre dei Comuni limitrofi sono proprio quelle che fanno vacillare l’ultimo posto di Chiasso nella speciale classifica dello sfitto. Penultima e terzultima della particolare graduatoria sono infatti Vacallo (6,99% pari a 141 case vuote, in aumento dal 6,24%) e Morbio Inferiore (6,32% pari a 151 case, in aumento dal 4,78%). Balerna è la terza località momò per abitazioni sfitte, con il 4,49% (96 in cifre assolute, in calo dal 2024), Breggia è all’1,14% (in lieve aumento).
Come un paese deserto
Allargando lo sguardo a tutto il Mendrisiotto, come al Cantone, la tendenza è il calo. A metà anno le abitazioni vuote nel nostro Distretto, che si conferma la regione maggiormente toccata dallo sfitto, erano il 4,12%, pari a 1.296 case (un anno fa erano il 4,47%, due anni fa il 4,98%). Se si considera l’occupazione media di un appartamento di poco più di due persone, si ottiene sostanzialmente un paese vuoto, come se Novazzano fosse deserta. In Ticino la percentuale è dell’1,92% (in diminuzione dal 2,08%). Del momento «felice» per il mercato immobiliare della regione qualche settimana fa ci aveva parlato anche Carlo Croci del gruppo Interfida. «Nel Mendrisiotto da gennaio che c’è di nuovo un certo interesse per l’occupazione degli spazi – ci avevano confidato –. Avevamo un certo numero di oggetti ‘storicamente’ sfitti; negli ultimi sei mesi si sono dimezzati». Croci ci aveva illustrato anche la propensione attuale per l’affitto, piuttosto che per la vendita, non per niente si verifica «abbondanza di case familiari e bifamiliari che sono vuote e in vendita».
Comune per Comune
Nel nostro distretto il Comune con la percentuale più bassa di case sfitte è Breggia (1,14%, dato in leggero aumento), seguono Riva San Vitale con l’1,46% (in calo), Castello con l’1,48% (in aumento), Stabio con il 2,26% (in calo), Novazzano con il 2,54% (in aumento), Coldrerio con il 3,02% (in aumento), Mendrisio con il 3,03% (in calo), Balerna con il 4,49% (in calo), Morbio Inferiore con il 6,32% (in aumento), Vacallo con il 6,99% (in aumento) e Chiasso con il 7,58% (in calo). Brusino, Comune del Luganese, ha una percentuale di sfitto dell’1,89% (in calo).