Mendrisio

Lo skate park all'ex macello divide la politica

Il Legislativo dovrà avallare (o meno) il credito di 2,6 milioni di franchi per realizzare un’area di svago nel terreno di fronte al Centro di pronto intervento – Il progetto però non fa l’unanimità e c’è chi propone un’ubicazione alternativa
©Mendrisio
Stefano Lippmann
04.06.2023 18:07

Nell’area ex macello a Mendrisio – quella situata di fronte al Centro di pronto interventi – vedrà mai la luce uno skate park? Una risposta verrà data, verosimilmente, lunedì prossimo. All’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale c’è, infatti, il messaggio inerente la richiesta di credi di 2,6 milioni di franchi per la progettazione definitiva dell’area di svago (oltre a un posteggio di servizio per eventi straordinari riservato agli enti di pronto intervento). La discussione sull’opportunità di creare uno skate park (oltre a infrastrutture per la pratica di parkour e workout) è più che mai accesa. E anche il Legislativo, a pochi giorni dal voto, non è allineato. Lo si evince anche dai rapporti elaborati dalle commissioni. Da un lato vi sono la maggioranza della commissione della Gestione e i commissari di quella delle Opere pubbliche; dall’altro una minoranza dei commissari della Gestione: Gianluca Padlina, Davide Rossi (Il Centro) e Roberto Pellegrini (Lega-UDC-UDF).

I primi, nel rapporto, ribadiscono la bontà dell’opera e invitano ad approvare il messaggio così come presentato. Si parla di «completezza» e di «precisione dei contenuti», alle quali si aggiungono le esaustive spiegazioni ricevute, i chiarimenti «sulla valutazione nella sicurezza del comparto, sul coinvolgimento dei giovani nella discussione sul progetto» e sul futuro del vicino comparto stazione.

Di diverso avviso, come anticipato, sono invece 3 commissari della Gestione i quali invitano il Legislativo a respingere il messaggio. Nel rapporto di 12 pagine vengono sollevati più dubbi. A partire dal terreno scelto per l’ubicazione dello skate park: «È una buona cosa fare qualcosa per i giovani – si legge – ma il posto non è assolutamente quello giusto». Per quel che riguarda l’area, si chiama in causa soprattutto l’immissione fonica delle vie di comunicazioni situate a poca distanza. Dubbi anche sui contenuti proposti: «La scelta di affiancare allo skate park anche lo spazio workout e il parkour appare poco sensata. A fronte di uno spazio già limitato – scrivono – sarebbe stato decisamente più logico proporre unicamente uno skate park con una dimensione adeguata per una Città che va verso i 16.000 abitanti». Secondo i 3 commissari un’area alternativa ci sarebbe: il comparto del pozzo di San Martino (nei pressi della piscina comunale). Oppure nel comparto studi, «dov’è già presente la pista di pumptrack e al quale il Cantone si appresta a mettere mano».

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