Lo svago del Gleis 4 sarà per tutti i gusti

Ora è ufficiale. A Chiasso il conto alla rovescia è finalmente iniziato e porterà alla creazione di una zona di svago attesa da molto tempo.
Il progetto è ambizioso. Si chiama Gleis 4 e mira a trasformare e dare nuova vita ad aree storicamente occupate da infrastrutture ferroviarie (ci torneremo tra poco). Una di queste è la zona detta Piccola Velocità in via Rampa dove, tra i binari, si trovano dei magazzini delle FFS. Lì l’obiettivo finale è di creare un comparto con contenuti diversi. Un quartiere in stile industriale-moderno-artistico che offra attività diverse di giorno (lavorative) e di sera (svago).
Quartieri da ricollegare
Ora il simbolico treno per la concretizzazione di questo disegno è ufficialmente partito. Da oggi vi è infatti in pubblicazione la domanda di costruzione che riguarda il cambio di destinazione d’uso di quell’ex magazzino FFS ora utilizzato come deposito che in futuro - «l’obiettivo è inaugurare il tutto nel 2024», ci ha confermato il capodicastero Pianificazione di Chiasso Davide Lurati - diventerà un’area di svago comunale. «L’obiettivo del progetto è la messa in sicurezza dello stabile e la realizzazione da parte del Comune di Chiasso di un’area dedicata allo svago e all’aggregazione in generale collegando i comparti Chiasso Centro e Quartiere Soldini» si legge nella relazione tecnica inserita nella richiesta edilizia.
Cucina e spazi multiuso
Dalla documentazione che compone l’incarto emergono i dettagli dell’operazione, sebbene la domanda di costruzione sia preliminare e quindi dovrà essere seguita da una richiesta edilizia definitiva. L’area di svago avrà un’estensione di quasi 2.600 metri quadrati e si troverà nel Magazzino 01, un padiglione situato nella zona Nord della Piccola Velocità, all’altezza del cimitero comunale.
L’area di svago includerà uno «spazio cucina destinato alla distribuzione saltuaria e occasionale di bevande e cibi», nuovi servizi igienici e «superfici adibite all’aggregazione di persone a scopo ricreativo (come ad esempio in occasione di conferenze, piccoli concerti, spettacoli, mostre eccetera) composte da uno spazio multiuso esterno e uno interno. Tale area potrà ospitare indicativamente circa 300 persone».
5 padiglioni, 2 procedure
I Magazzini Piccola Velocità sono suddivisi in 5 padiglioni e sono stati edificati negli anni Venti del secolo scorso. Il progetto Gleis 4 prevede l’ammodernamento di tutti i padiglioni, che sono di proprietà delle FFS. Il Comune di Chiasso si è incaricato di presentare il progetto per il rinnovo, la messa in sicurezza e il cambio di destinazione del Magazzino 01. Il progetto riguardante l’ammodernamento del resto del comparto sarà presentato in un secondo momento dalle FFS. La destinazione di tali strutture però non cambierà.
Dalla notte al giorno
Questa operazione può essere definita il «primo passo» – come ci spiega Lurati – dell’operazione Gleis 4 nel comparto Piccola Velocità. La volontà finale è infatti quella di creare un quartiere a contenuto misto, che di giorno accolga ad esempio artigiani o attività commerciali di qualità e di sera svago. «La zona di svago è un inizio, per concretizzare il Gleis 4 nella sua globalità occorrerà una modifica pianificatoria dell’area, in modo che da zona ferroviaria diventi zona artigianale. Ci stiamo lavorando».
Il costo stimato dell’operazione al centro della domanda di costruzione in pubblicazione da ieri e fino al 30 novembre è di 770.000 franchi.
Un disegno in tre tappe
Il Gleis 4 si divide in tre tappe, corrispondenti a tre diverse aree chiassesi. La prima riguarda l’area, di circa 4.500 metri quadri, tra viale Manzoni e via Livio, dove sorgerà la scuola di moda.
La tappa due interessa una superficie di circa 11.000 metri quadri lungo viale Manzoni. L’idea iniziale era di creare un’area con diverse funzioni, con contenuti commerciali e amministrativi. Ora la pianificazione si è spostata nel campo educativo e si pensa all’inserimento di una palestra tripla e delle scuole commerciali.
La tappa tre è quella che coinvolge la Piccola Velocità, di cui abbiamo parlato in precedenza.