Locarno guarda all’orizzonte con soddisfazione

Non è stato evidente, visto l’esaurimento delle sopravvenienze, ma «l’obiettivo a livello finanziario di chiudere in sostanziale pareggio, mantenendo invariato il moltiplicatore, è stato raggiunto». Sorride il sindaco di Locarno Alain Scherrer nel presentare oggi insieme ai colleghi di Municipio e al direttore dei Servizi finanziari Gabriele Filippini il Preventivo del Comune per l’anno venturo. Un «preventivo ponte, tra due legislature», che ipotizza un avanzo d’esercizio di 29.610 franchi, mantenendo il moltiplicatore fisso al 90% (con un gettito d’imposta di 40,5 milioni). Risultato che, se confermato dal rispettivo consuntivo (come successo negli anni precedenti), rappresenterà il 15. utile consecutivo. Il Municipio si ritiene, dunque, soddisfatto. «La costante attenzione agli aspetti finanziari e gli sforzi compiuti hanno condotto a un risultato d’esercizio positivo», ha tenuto a sottolineare il capodicastero Finanze Davide Giovannacci, aggiungendo: «Ciò non deve però far dimenticare che, anno dopo anno, siamo chiamati a una grande sfida, ovvero offrire servizi di qualità, fare investimenti lungimiranti e rispondere ai bisogni della popolazione in modo sempre migliore, con costi sempre minori e senza sopravvenienze». In particolare, i conti illustrati oggi a Palazzo Marcacci ai media stimano nel 2020 spese per 92,4 milioni di franchi, entrate per 51,9 milioni, portando il fabbisogno a 40,5 milioni. Si segnala inoltre un aumento del debito pubblico di circa 2 milioni (con un pro capite che ammonterà a 5.072 franchi). D’altro canto però, come sottolineato da Giovannacci, vi è un ritorno finanziario dagli investimenti strategici messi in campo gli scorsi anni dalla Città.
Rapporti con il Cantone
«A livello generale – ha rilevato il capodicastero – sono tre gli ambiti su cui dobbiamo lavorare soprattutto in futuro: i rapporti con il Cantone, l’evoluzione della popolazione e l’andamento del gettito fiscale». A proposito dei rapporti con il Cantone, il sindaco ha auspicato che il progetto Ticino 2020 – «che sulla carta è un’ottima idea, ma che sembra essersi arenato e questo non può che essere visto con dispiacere» – possa trovare uno sbocco. «Così come auspichiamo che si prenda una decisione al più presto sull’iniziativa ‘Per Comuni più forti e vicini al cittadino’. Che il Cantone riconosca ai Comuni quello che è l’aiuto che vuol dare nei nostri confronti».
Nel commentare i rapporti con il Cantone, il sindaco e il capodicastero Finanze «sono stati diplomatici», ha fatto notare il municipale Giuseppe Cotti. «Ma onestamente – ha aggiunto –, per quel che mi riguarda personalmente, io mi sono anche un po’ stufato, perché trovo vergognoso che nel Preventivo del Cantone non vi sia una parola sull’iniziativa ‘Per comuni forti e vicini al cittadino’». E questo, secondo Cotti, è un sintomo di una certa mancanza di rispetto verso gli enti locali, che hanno contribuito in maniera importante al risanamento delle finanze cantonali. Da qui il rimprovero – «i comuni non sono la banca del Cantone» – e l’auspicio che «nell’ambito del Preventivo in discussione in Parlamento si passi dalle parole elettorali di aprile ai fatti. E si liberino quelle risorse necessarie a favore degli enti pubblici, perché oggi ne abbiamo bisogno. E quindi, il contributo di risanamento (ndr, che per Locarno ammonta a circa 1,5 milioni) deve essere cancellato». Contributo che, «ricordo, doveva essere transitorio, in attesa del progetto Ticino 2020», ha ribadito Alain Scherrer. In merito all’iniziativa dei Comuni, va detto, anche Locarno, come già fatto da altri paesi, ha sollecitato al Cantone una risposta.
Gli investimenti e il futuro
Tornando ai conti cittadini, volgendo uno sguardo al futuro «sappiamo che è necessario continuare a risparmiare e contenere le spese – ha sottolineato il sindaco –, però non vogliamo rinunciare alla nostra progettualità». Per quanto riguarda dunque gli investimenti per il 2020 è prevista una spesa complessiva netta di 13,2 milioni di franchi. Di cui quasi 2 milioni destinati alle misure connesse al PALoc 2, tra cui la messa in sicurezza di via Luini (su cui è previsto lo spostamento dei bus, che ora transitano su Largo Zorzi) e il nodo semaforico Debarcadero. Altri 2 milioni saranno destinati ai progetti di ampliamento della Scuola dell’infanzia Saleggi e di realizzazione dell’autosilo ai Monti, «dovremmo presentare il credito di costruzione nei primi mesi dell’anno», ha fatto sapere Giovannacci. All’inizio del 2020 è inoltre prevista la pubblicazione del concorso di progettazione per ridisegnare il cuore cittadino. Concorso per il cui allestimento era stato concesso un credito di 300.000 franchi e il cui messaggio municipale è attualmente al vaglio commissionale.
Discorso aggregazione
«Se c’è qualcosa in questa legislatura che non è andata come speravo all’inizio è il discorso delle aggregazioni». Il sindaco però non demorde e resta fiducioso «che questa sia la strada da percorrere e mi auguro che il prossimo quadriennio sia decisivo». Intanto, «non avendo trovato terreno fertile nei Comuni con cui si può immaginare una fusione, abbiamo continuato a lavorare pensando a una Locarno che possa in futuro essere aggregata». In ogni caso, come ha sottolineato Cotti, il discorso in sospeso sulla fusione «non è andato a scapito della progettualità regionale»