Locarno mette mano al Castello Visconteo

La Città di Locarno mette mano al suo medievale Castello Visconteo. Il Municipio di Locarno ha approvato il messaggio, con la relativa richiesta di credito pari a 1,5 milioni di franchi, per la progettazione definitiva del Castello di Locarno, sede di uno dei tre musei civici e monumento protetto di importanza nazionale. Tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 la Città aveva compiuto un notevole sforzo per risanare gli edifici di valore storico e culturale di cui è proprietaria, intervenendo a Casa Rusca, Casorella e a Palazzo Morettini, sede della Biblioteca cantonale. Per il castello invece si è sempre operato solo in maniera puntuale, per cui l’ultimo grosso intervento risale a quasi un secolo fa. Nel 2021, tramite un concorso pubblico con procedura selettiva, il Municipio ha ottenuto un progetto completo, denominato PIVOT, proposto da un unico team interdisciplinare di professionisti (la comunità di lavoro composta da Sanchez Garcia Architetti, Krausbeck Santagostino Margarido Sagl di Salorino), per la valorizzazione, per il restauro conservativo degli edifici esistenti e per il riordino, il rinnovamento e l’ampliamento degli spazi espositivi che potranno essere disponibili tutto l’anno.
Sussidi federali e cantonali
La progettazione e la futura realizzazione per la valorizzazione del castello potranno avvalersi di contributi sia cantonali che federali. I tempi per lo sviluppo del progetto e contemporaneamente l’avanzamento delle richieste di sussidio richiederanno circa due anni di lavoro. Durante questo arco di tempo, non verrà unicamente affinato il progetto vincitore del concorso, ma è previsto anche lo sviluppo di studi paralleli che riguardano la conservazione e il restauro del castello, degli affreschi, della struttura e gli aspetti archeologici.
Il monumento è in uno stato di conservazione discreto, necessita tuttavia di alcuni interventi nel rispetto della massa storica attuale. Il Municipio crede fermamente nel progetto e ritiene sia giunto il momento di intervenire, procedendo al restauro del principale monumento cittadino, beneficiando del suo grande potenziale che oggi rimane in parte inespresso. Oltre agli aspetti culturali e sociali, il castello è infatti un tassello urbanistico importante, legato a doppio filo al riordino e alla riqualificazione degli spazi pubblici, che dal Debarcadero portano alla Rotonda di piazza Castello, passando per il salotto cittadino di piazza Grande e largo Zorzi.
La visione «PIVOT»
Il progetto uscito vincitore dal concorso e che ora si concretizzerà con il credito stanziato dall’Esecutivo - una volta che il messaggio sarà presentato e approvato in Consiglio comunale, si ipotizza entro il mese di giugno - propone un nuovo inserimento del castello nella vita urbana tramite l’apertura del cortile al pubblico. «Il cortile del castello ridiviene il punto cardine dell’organizzazione funzionale del complesso: per il visitatore il castello non sarà più, come oggi, un annesso dietro Casorella, ma diventerà il punto iniziale per la sua visita», sottolinea il Municipio nel messaggio. L’accesso principale con relativa biglietteria posizionata in diagonale rispetto all’entrata sarà da via al Castello, ma il maniero sarà raggiungibile direttamente dal cortile della confinante Casorella, che sarà parzialmente coperto grazie ad un sistema leggero di barre di acciaio rivestite da un telo che può essere ruotato intorno all’asse orizzontale. Per eventi e manifestazioni speciali il cortile sarà accessibile da via Rusca, con l’accesso liberato dalla biglietteria.
Comunità di lavoro
Vista l’importanza internazionale e nazionale del Castello Visconteo, lo sviluppo e la valorizzazione del monumento, una volta ristrutturato, sarà coordinato da una comunità di lavoro creata ad hoc e presieduta dal sindaco insieme a due colleghi municipali e supportato da Servizi culturali, Divisione urbanistica, Ufficio manifestazioni e Polizia comunale.