Locarno si riconferma «Comune amico dei bambini»

Un piano d’azione con 32 misure, basato su partecipazione, sicurezza, spazi pubblici, prevenzione, inclusione e conciliazione tra famiglia e lavoro. Tra questi, l’ampliamento del servizio di sostegno extrascolastico e integrazione, con orari più estesi durante le vacanze, offerte tematiche e colonie diurne. E poi ancora: la scuola nel bosco, i percorsi scolastici sicuri, i progetti di arte urbana e lo sviluppo di nuovi spazi di incontro e movimento come «GiRotonda» e un parco partecipativo intergenerazionale. L’ambizioso programma, con orizzonte fino al 2028 e dedicato alla fascia più giovane della popolazione, ha fatto sì che Locarno ottenesse, oggi — in occasione della Giornata internazionale dei Diritti dell’infanzia del 20 novembre e per la seconda volta —, la certificazione UNICEF «Comune amico dei bambini».
Per celebrare l’importante rinnovo, l’Amministrazione ha ricevuto i rappresentanti di Svizzera e Liechtensten del fondo delle Nazioni unite, insieme al corpo docente oltre alle allieve e agli allievi. È proprio alle scuole che è avvenuta la consegna ufficiale del «diploma». Nel 2020, la «Regina del Verbano» era stata la prima in Ticino a ricevere questo titolo, ricorda un comunicato di Palazzo Marcacci, nel quale si precisa che l’apposita Convenzione - del 1989 e ratificata dalla Svizzera nel ’97 - sancisca il diritto dei più piccoli «all’ascolto e alla partecipazione nelle decisioni che li riguardano».

La municipale Nancy Lunghi spiega come il nuovo passo rappresenti «uno stimolo a proseguire con impegno nel percorso intrapreso, continuando a impegnarci nel garantire spazi di partecipazione». Anche il sindaco, Nicola Pini, evidenzia il valore dell’avvenimento: «Nel centenario del Patto della Pace, arriva anche questa riconferma, della quale andiamo molto fieri e nella quale crediamo molto».
«Pensiero lungimirante»
Vera Pagnoni, promotrice e specialista dell’iniziativa, dichiara di trattarsi «di un modo di pensare lungimirante e moderno, che riconosce il significato di questa parte di cittadinanza: è esemplare come non ci si limiti ad ascoltarla, ma le si presta attenzione, traducendo le richieste in miglioramenti concreti». La commissione specialistica ha messo in risalto il processo «strutturato e ben coordinato», raccomandando di «rafforzare l’inclusione e di ampliare il coinvolgimento dei bambini sotto i sei anni». Nel Locarnese, anche Minusio ha avviato un processo simile.


