Locarno, una naturalizzazione che divide

I commissari della Legislazione si scontrano in merito alla richiesta di cittadinanza svizzera avanzata da due coniugi
Visioni divergenti sui criteri da adottare per la concessione del passaporto svizzero.
Red. Online
14.06.2017 04:00

LOCARNO - La Commissione della legislazione di Locarno è spaccata in due su una domanda di naturalizzazione avanzata da due coniugi.  Entrambi sono grandi lavoratori, onesti, non hanno debiti, conoscono la lingua italiana, risiedono in città da decenni e così via. E allora, quale può essere il freno alla loro richiesta di naturalizzazione? Il grado di integrazione e le motivazioni che li spingono a richiedere la cittadinanza svizzera. Questo caso, che già aveva reso incandescente l'inizio della seduta di Consiglio comunale lo scorso mese di novembre, lunedì tornerà sui banchi del Legislativo. E per la seconda volta la discussione si preannuncia accesa. Sì, perché la Commissione della legislazione è divisa e quindi ha stilato due rapporti. Quello di maggioranza invita a bocciare le richiesta, mentre quello di minoranza, ovviamente, dice il contrario.

Il tema, in generale, è in auge anche a livello federale. Come misurare il grado di integrazione, requisito essenziale per la concessione del passaporto?

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