Luci rosse

L’Oceano di Pazzallo si è dato ai video porno

Il locale vende online filmati delle sue ragazze da guardare con i visori per la realtà virtuale - È la nuova frontiera della prostituzione in Ticino e un modo per tentare di frenare la crisi del settore
(foto Shutterstock)
John Robbiani
15.06.2019 06:00

PAZZALLO - È la nuova frontiera della prostituzione in Ticino. L’Oceano di Pazzallo, probabilmente il più conosciuto locale a luci rosse del cantone, ha deciso di lanciarsi in un nuovo mercato e - forse anche tentando di sfruttare un nome ben noto pure all’esterno dei nostri confini (soprattutto in Italia) - di gettarsi nell’online? Come? Tutti i postriboli ticinesi, da anni, hanno un loro sito internet in cui presentano le fotografie - chi più e chi meno veritiere - delle escort presenti nei locali. Ma il club di Pazzallo si è spinto (ben) oltre e, con il «progetto» OceanoVR , punta a monetizzare gli accessi promettendo nientemeno che un’esperienza sessuale digitale utilizzando, appunto, la tecnologia VR (realtà virtuale). Tecnologia a portata di smartphone e che può essere «accentuata» (con una visione dei video a 360 gradi) grazie a degli speciali visori. Da qualche giorno infatti il sito internet del postribolo si è dotato di un «paywall». Per accedere gli utenti devono iscriversi e sottoscrivere un abbonamento attraverso un pagamento effettuabile con una carta di credito. All’interno del sito sono presentate le escort (presenti, passate e future) che hanno fatto tappa all’Oceano, suddivise in vari livelli. Dal livello 1 (la modella è anonima e le sue foto sono irriconoscibili) al livello 8 (modelle riconoscibili e immortalate in video pornografici girati in tecnologia VR a 360 gradi).

Il bitcoin, ma del sesso

Per potere accedere alle foto e ai filmati più spinti occorre pagare o, perlomeno, utilizzare gli «oceancoin» che l’utente riceve in omaggio al primo login. Non sappiamo dove i filmati siano stati girati - forse proprio all’Oceano - e per ora di escort ad essersi prestate non sono in realtà moltissime. Il sito, si legge, è stato sviluppato da una società di Agno e per il lancio della campagna promozionale l’Oceano si è affidato a una nota pornodiva ungherese (Amirah Adara).

La mossa dell’Oceano è probabilmente un tentativo di arginare quella che i gestori dei locali ticinesi continuano a descrivere come una crisi del settore, con un numero di clienti che negli anni è diminuito - a loro dire - in modo drastico e abbastanza repentino.

Crisi del settore che è però forse più saggio considerare come «presunta» visto che ultimamente - dopo un periodo piuttosto tranquillo - alcuni imprenditori hanno deciso o di rinnovare (per esempio il Corona) o addirittura di aprire nuovi postriboli. Nel Bellinzonese e nel Mendrisiotto infatti - è notizia del mese scorso - sono state depositate due domande di costruzione per la realizzazione di due maxi-locali a luci rosse. Il tutto, tra l’altro, a pochissimi giorni dall’entrata in vigore della nuova Legge sull’esercizio della prostituzione.